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Un silenzio surreale quello che si respira nel piccolo borgo di Capriglia Irpinia, comune ai piedi del capoluogo unito nel dolore per rendere l’ultimo saluto a Micheal, il 49enne rimasto ucciso dopo un investimento sulla variante lo scorso 25 maggio.

 

Il senso infinito della tragedia è cristallizzata negli occhi di Domenico e Mattia, i due piccoli figli dell’uomo quasi increduli e disorientati a capire che stanno partecipando all’addio del loro papà.

Mamma Mariangela invece non trattiene le lacrime, la disperazione ad accettare quanto accaduto. Ed è proprio a lei che si rivolge durante l’omelia il parroco di Capriglia, don Vincenzo. Chiede “perdono” ammettendo che anche per lui non è facile trovare le parole adatte rispetto alla tragedia. “Venerdì ero a casa quando mi sono iniziate ad arrivare una serie di chiamate – ricorda- Mia madre mi ha chiesto cosa fosse successo :chi è morto? Ed io: è deceduto un giovane papà. Ebbene ho pensato come siamo quei ormai abituati a pensare subito alla morte, forse perché effettivamente ultimamente stanno morendo troppi nostri giovani fratelli”.

Per questo Don Vincenzo invita i presenti nella gremita Chiesa Madre San Nicola di Bari, a “fermarci e capire cosa vogliamo fare della vita. A non fare solo spettacolo, ma far del bene nella vita e per gli altri. Davanti alla morte non c’è mai fine, ma c’è sempre la rinascita ad una nuova vita”, chiama alla preghiera il Parroco.

E all’uscita d’alla chiesa danche i piccoli Matteo e Domenico si arrendono alla lacrime disperate, rifugiandosi nell’abbraccio di mamma Mariangela. E sulla note di “Gli angeli” di Vasco Rossi, Michele va via per sempre da questo mondo terreno, ma resterà nei cuori di quanti gli hanno voluto bene.

 

 

Il tragico destino di Micheal, salva il figlio e il cuginetto e viene investito mortalmente: Capriglia sotto choc