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Avellino – “Si è riunito un blocco di assoluta conservazione (Mancino e De Mita) che hanno individuato un candidato sindaco (Nello Pizza) che è l’unico elemento di novità rispetto all’amministrazione attuale guidata da Paolo Foti. Episodio a dir poco gravissimo per la città di Avellino che paga ancora oggi i cinque anni disastrosi“. A meno di tre giorni dalla presentazioni delle lista, Luca Cipriano, lancia un Patto per Avellino. Il tutto racchiuso in cinque punti cruciali per la città di Avellino.

Poche ma significative scelte strategiche, in grado di imprimere veramente una svolta concreta. Mettiamo da parte gli interessi di schieramento. Avellino vive una situazione emergenziale, di assoluta difficoltà, di eccezionale disagio – ha ammesso l’ex presidente del Teatro Gesualdo, ma prossimo candidato sindaco con la lista civica – Servono quindi scelte altrettanto eccezionali. Serve un passo indietro, per farne subito uno, ben più lungo, in avanti. Incontriamoci sulla concretezza, sulle cose da fare, sulle soluzioni ai problemi. Il programma sia l’unico collante di uomini e politica“.

Questi i cinque punti del Patto per Avellino:

1) La rivoluzione della normalità:

Ripartire immediatamente dalla gestione ordinaria e quotidiana dei servizi ai cittadini. La città non funziona, il degrado e l’abbandono sono ormai insopportabili. Invertire la rotta è una priorità indispensabile. L’impegno che si assume è collegato alla necessità di riorganizzare e migliorare rapidamente le attività di pulizia, raccolta dei rifiuti, manutenzione del verde, manutenzione e cura degli spazi comuni. Strade, marciapiedi, illuminazione, giardini e parchi, piccola manutenzione quotidiana devono essere oggetto di interventi urgenti ed immediati. Restituire agli avellinesi la normalità perduta sarà un gesto rivoluzionario.

2) Operazione verità:

Finalmente chiarezza sui conti dell’Amministrazione. Una indispensabile e seria operazione verità è la condizione necessaria ed imprescindibile per capire come stanno davvero le finanze del Comune di Avellino. Senza sotterfugi, senza infingimenti. La verità, nuda e cruda. Per ricominciare seriamente a progettare il futuro della città, gestendo in maniera trasparente e virtuosa tutti gli enti. Obiettivo serio e possibile. L’impegno che si assume è attivare una due diligence, un’analisi attenta e puntuale dei bilanci dell’Amministrazione comunale da affidare ad esperti revisori contabili con comprovata esperienza nazionale ed internazionale in attività analoghe. Un certificatore dei conti autorevole e super partes che, con tempi certi e definiti, possa fare chiarezza una volta per tutte sulla verità del bilancio comunale.

3) Completare i cantieri:

Basta cantieri ovunque. Basta opere pubbliche infinite. Basta disagi ai cittadini e ai commercianti. Priorità della prossima Amministrazione deve essere il completamento di tutti i cantieri aperti in città. Completare le opere pubbliche avviate, anche quelle di cui non si condividono appieno funzione e progetto, deve essere un principio di sana e ragionevole continuità amministrativa. Stop agli sprechi, stop ai disagi. Stop al tormento per opere pubbliche che diventano un incubo invece di essere occasione di rinnovamento e sviluppo. L’impegno che si assume è attivare subito una task force tecnico/politica in grado di garantire uno sforzo straordinario nell’avanzamento e completamento di tutti i cantieri cittadini.

4) Dignità:

C’è una città che soffre, umiliata, offesa. Che sta perdendo la dignità. Che vive in condizioni di disagio. Sono giovani, adulti, anziani senza lavoro, avellinesi che abitano in case malsane, in edifici con amianto, in prefabbricati post sisma. Nel degrado, nell’abbandono. Sono gli ultimi e gli invisibili. Senza assistenza, senza rispetto, senza futuro. E’ un dovere rivolgere lo sguardo in primis a loro. E’ un obbligo dedicare attenzione e rispetto ai cittadini che sono stati, troppo a lungo, considerati solo un numero. O ancor peggio, un voto. L’impegno che si assume è fare piazza pulita nel settore delle politiche abitative e sociali, ripartire con metodo nuovo riorganizzando del tutto i servizi erogati dal Piano di zona, ripensare con rivoluzionaria trasparenza il meccanismo di assegnazione, gestione e manutenzione degli alloggi popolari, erogare fondi e servizi solo ed esclusivamente su principi di diritto e di merito.

5) Futuro:

La città sopravvive e supera la crisi drammatica che la attanaglia se, e solo se, trova la capacità di progettare il suo futuro. Bisogna rendere Avellino nuovamente attrattiva, un capoluogo in grado di richiamare persone e generare funzioni che siano da stimolo per economia, commercio, lavoro. L’impegno che si assume è lavorare su poche parole d’ordine, ma ben chiare: stop al cemento selvaggio – avanti con incentivi e progetti di riqualificazione dell’esistente – uscire dall’isolamento con il potenziamento della stazione ferroviaria – costruire il nuovo tribunale – attivare l’autostazione – costruire nuovi edifici scolastici – attivare corsi e master universitari in città – attivare il processo virtuoso dell’economia della cultura mettendo finalmente in rete e in funzione i tanti edifici a vocazione culturale di Avellino.