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di Marco Imbimbo

Avellino – «Il commissario ci dica se vuole interrompere questa farsa degli iscritti». E’ questo il leitmotiv che si è visto rivolgere il commissario Pd, David Ermini, nel corso dell’incontro organizzato presso la federazione di via Tagliamento con i segretari dei circoli della provincia.

Una riunione che doveva servire ad organizzare il nuovo tesseramento 2017 in vista del congresso da tenersi entro il 29 ottobre, ma che ha visto la discussione spostarsi sui tanti problemi legati al tesseramento 2016, principalmente quello online, e che ha portato ad avere una platea di iscritti di 8812 persone, oltre a 500 iscritti online arrivati fuori tempo massimo e che rientreranno in quelli del 2017.

Tanti sono stati i segretari a denunciare al commissario quanto accaduto durante quel tesseramento, con iscritti in blocco, soprattutto online, verso circoli dove sarebbero mai stati visti fisicamente. La richiesta specifica è stata quella di porre un freno a questo malcostume anche perché, in molti casi, gli iscritti sarebbero persone che fanno opposizione al Pd locale in vari comuni, come hanno denunciato molti segretari.

«Per quanto riguarda i tesserati online – spiega Ermini – devono essere il segretario o il direttivo a dover accettare o meno un iscritto. Nei circoli serve partecipazione fisica. Per quanto riguarda i nuovi iscritti nel 2017, dovrà essere ritirata materialmente la tessera presso la sede del circolo, altrimenti l’iscrizione sarà nulla». Intanto resta il problema della platea di oltre 8800 persone già iscritte al partito per il 2016 e che, comunque, ha diritto al voto senza dover rinnovare l’iscrizione.

«Io non ho mandato per il tesseramento 2016, ma solo quello nuovo e per far svolgere il congresso – sottolinea Ermini – ma dato quello che mi state dicendo ne parlerò con Roma per avviare una verifica dei tesserati che ci sono stati. Inoltre, in merito alla certificazione dell’anagrafe 2016, laddove manca qualche dato anagrafico, così come stabilito dallo statuto, l’iscrizione non sarà valida».