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Avellino – “Non siete per nulla credibili con questa sfiducia, cari consiglieri comunali. La città saprà giudicarvi, saprà giudicare il vostro comportamento scellerato ed irriguardoso, saprà giudicare la vostra irresponsabilità nei confronti di essa. La vostra sfiducia è solo e soltanto un atto politico, frutto innanzitutto di una ritorsione di chi ha maldigerito l’esito del voto, di chi pensava di sedersi in poltrona per continuare a fare i propri interessi. Ed è, la vostra sfiducia, un mero calcolo politico: credete che i nostri consensi stiano vacillando, soprattutto dopo le polemiche che molti di voi, ad arte, hanno creato a seguito della sacrosanta e legittima ordinanza antismog. Credete di essere furbi, intelligenti, ma la città vi conosce bene, visto che già vi ha bocciati il 24 giugno e continuerà a farlo”. E’ il giorno della sfiducia nei confronti di Vincenzo Ciampi da Sindaco di Avellino.

“La mozione è sbagliata nei tempi e non si può mandare a casa un sindaco dopo 120 giorni – ha ammesso Ciampi – E’ un semplice azzardo. Tutto ciò è solo una mera vendetta politica. Vi chiedo di assumere un atto di coraggio e non mandare a casa l’Amministrazione prima di aver completato l’operazione su conti”.

Il Nicola Giordano ha puntato il dito: “Il vero killer di questa amministrazione ha un nome e un cognome, che le scrive le cose che lei deve dire e se lei non le dice le fa scrivere a un altro, e soprattutto caro sindaco è tempo che si riappropri della sua dignità e delle sue password. Quasi per caso ho saputo della furbata ACS (la nomina sventata di Bacco, ndr.). E’ una vera vigliaccata”. “Lei è vittima di Sibilia e Gubitosa – incalza il consigliere di Mai Più Luca Cipriano – Sarà divertente leggere le vostre prossime liste elettorali, sapendo che il prossimo candidato sindaco porterà comunque il nome di Carlo Sibilia, il sindaco Facebook, il vero killer dell’amministrazione Ciampi”.

“Tutto ciò poteva essere una bella esperienza – spiega il consigliere Lazzaro Iandolo – Il sindaco non ha pensato a costruire, ma bensì solo ad avvelenare i pozzi.  Sull’operazione verità c’è molto da dire, intanto si arriva al dissesto per scelta tecnica e non politica”. “Ad oggi, Ciampi, ha continuato a fare il candidato del M5s, e non il sindaco – spiega Nello Pizza – Ciampi è stato Doctor Jekyll e Mister Hyde, tranquillo in consiglio ed incandescente su Facebook. E soprattutto non ha mai cercato di creare una maggioranza. Oggi, però, fermiamo tutto ciò per dare una possibilità alla città”.

“In aula ci sono molti presunti vincitori – incalza Ines Fruncillo – Ma c’è pure chi ha perso: i cittadini di Avellino che hanno dovuto fare i conti con questo spettacolo indecoroso. Il M5s voleva tutto ciò, e ha vinto. Abbiamo dato il massimo per dare un masso contributo, ma tutto ciò non è stato possibile”. “Bisogna fare mea culpa un pò tutti – spiega Stefano Luongo – Abbiamo tradito il mandato. Il popolo avellinesi hanno votato dei consiglieri, e oggi si ritroveranno un commissario. Il posto di questa mattina mi spinge a votare per la sfiducia”. “Non condivido nulla di questa amministrazione – ammette Modestino Verrengia – In questi mesi non è stato fatto nulla, e soprattutto abbiamo un sindaco manipolato dall’alto. Io vivo a San Tommaso, e ne sono orgoglioso. Oggi, però, Ciampi non ha fatto nulla per le periferia”. Dopo l’intervento di Gianluca Festa e Adriana Percopo, Ciampi, fa richiesta di sospensione

Non c’è sospensione visto i 22 voti contrari. “Questa è una barzelletta” commenta Ivo Capone alla richiesta di Ciampi di prendere parola.

L’esperienza amministrativa di Vincenzo Ciampi termina qui dopo dal 24 agosto al 24 novembre: sono ventitré i voti favorevoli alla sfiducia.

Contrari: Ciampi, Aquino, D’Aliasi, Ridente, D’Alessandro, Iacovacci. (6)

Favorevoli: Petitto, Nargi, Ambrosone, Montanile, La Verde, Capone, Festa, Maggio, Negrone, Pizza, Nicola Giordano, Bilotta, Pericolo, Verrengia, Gaeta, Luongo, Iandolo, Fruncillo, Cipriano, Marietta Giordano, Leonardo Festa, Arace, Preziosi. (23)

Astenuti: Percopo, Morano, Laudonia. (3)

“Il cambiamento era difficile – ammette – Io ora invito agli avellinesi nella prossima tornata elettorale di fare una scelta congrua nei due momenti. Chiedo scusa alla cittadinanza per le mie mancanze, e avrò commesso degli errori ma solo in buona fede. Ringrazio i consiglieri comunali con cui mi sono interfacciato, e che mi hanno sopportato”. “Ho cercato la massima collaborazione – continua Ciampi – Oggi posso dire che è già cominciata la campagna elettorale sulle spalle dei cittadini. Ora sono curioso di sentire cosa sarà detto sul dissesto. Chi mi ha sfiduciato sono stati dei codardi, e soprattutto dei Don Abbondandio che non hanno voluto attendere una settimana. Sono solo degli stratagemmi. Non ho mai pensato alle dimissioni, ma bensì sono andato in bagno più che altro”. “Credo fortemente nel progetto del Movimento Cinque Stelle – spiega – Da sindaco sarei disponibile a cercare una convergenza programmatica con tutte le forze politiche per la gestione del post dissesto”.