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“Dall’inizio del nostro mandato consiliare abbiamo inteso rafforzare e supportare il ruolo della gestione pubblica del ciclo integrato dei rifiuti provinciale. Lo abbiamo fatto prima, quando nemmeno si parlava di spacchettamento del sub ambito o di privatizzare in tutto o in parte il servizio di raccolta dei rifiuti in provincia di Avellino e continuiamo a farlo oggi quando questi pericoli rischiano di diventare realtà”. Così i gruppi consiliari di minoranza in una nota.

“Per questo esprimiamo la nostra vicinanza ai lavoratori di Irpiniambiente da giorni in mobilitazione continuando a batterci in ogni sede perché la gestione di un settore delicato come i rifiuti resti pubblica a garanzia tanto dei cittadini quanto dei lavoratori che senza risposte concrete temono la perdita di quanto conquistato faticosamente negli anni scorsi.

Non ci convince affatto, inoltre, la strada solitaria intrapresa dal capoluogo che non solo – senza alcuna rassicurazione reale – ricorre al soggetto privato per finanziare e organizzare il servizio ma rinuncia al ruolo fondamentale di soggetto principale del nuovo corso dei rifiuti in provincia per attuare quelle economie di scala e quell’ottimizzazione del servizio che sarebbe utile a tutti i comuni irpini.

Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno che metterà ai voti il ritiro del bando per l’individuazione del partner privato della nuova società comunale e chiede – nel rispetto delle prerogative della legge – che il Comune di Avellino concordi con l’Ato un modello gestionale capace di garantire i principi di economicità, efficacia ed efficienza ma che consenta anche al maggiore comune un servizio adeguato alle necessità diverse dagli altri comuni. Inoltre sin da subito per i contribuenti può esserci una riduzione fino al 20%  con la domiciliazione bancaria della TARI, così come previsto dalla normativa vigente.

Sappiamo che è una strada impervia ma è l’ultimo tentativo per salvaguardare una storia ultradecennale che ha permesso a tutta la provincia di Avellino di uscire da una crisi endemica – concludono i componenti dei gruppi di minoranza – Non vogliamo essere complici dello spacchettamento del settore, anzi, siamo convinti che solo insieme si può migliorare il servizio e diminuire i costi. Chiediamo, quindi, di mettere ai voti questo ordine del giorno perché è giusto che i cittadini e i lavoratori sappiano chi sta lavorando per l’interesse pubblico e chi, invece, sta perseguendo altri interessi”.

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