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Avellino – E’ un mercato dai due volti per l’Avellino, futuro roseo ma presente complicato. La prima fase avviata dal direttore sportivo Enzo De Vito,  riguarda l’innesto in squadra di elementi “under”. La riprova sono gli accordi in “calce” con Giuseppe Guadagni, Marco Garetto e Manuel Ricciardi. Nel mezzo si lega “l’occasione last-minute” di Daniele Franco a centrocampo. Il secondo dato, probabilmente il più importante riguarda il progetto tecnico da ricostruire. Il club guidato dalla famiglia D’Agostino si trova davanti uno snodo cruciale per cancellare il recente fallimento tecnico-tattico della passata stagione, potendo anche puntare sulla solidità societaria.

L’Avellino fin dalle prime battute di questo mercato, il tutto in attesa degli annunci previsti per luglio, si è mostrato attivo nonostante la questione uscite. La squadra era infatti colma di esuberi che necessitavano la cessione perché fuori contesto. La società è stata chiara confermando in principio che non ci saranno “stimoli” all’esodo. La mazzata, volendo usare un eufemismo forte, riguarda il muro alzato da alcuni elementi della rosa. Qualcuno lo ha confermato de visu, altri attraverso il proprio entourage e qualcuno attraverso “messaggi subliminali” postati sui social. Il rischio concreto, oggi, è presentarsi al ritiro con una rosa ingolfata e soprattutto piena zeppa di musi lunghi. L’obiettivo prima della società è scongiurare gli errori commessi nell’estate 2021 a Roccaraso.

RITIRO. Non c’è una data precisa, ma la location sì. L’Avellino effettuerà il ritiro estivo al “Mercogliano Stadium”. L’impianto di gioco inaugurato qualche settimana fa ospiterà la formazione di Roberto Taurino per la preparazione in vista del campionato. Ritiro che potrebbe partire tra il 15 o il 18 luglio. La settimana in arrivo, salvo cambio di rotta, sarà utile. L’Avellino affronterà il primo impegno ufficiale della nuova stagione il 21 agosto per la Coppa Italia di categoria.