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Avellino – “Quando arriva un esonero c’è grande dispiacere, ma siamo uomini di calcio quindi bisogna impararci a convincere. Nel calcio, oggi più che mai, contano i risultati”. A pochi giorni dall’esonero da tecnico dell’Avellino, Walter Alfredo Novellino, ne parla su Rai 1 alla trasmissione “Sottovoce” condotta dall’irpino, Gigi Marzullo“In carriera è la terza volta che mi capita, ma questo esonero brucia di più perchè io sono di Avellino. Lo scorso anno, insieme, abbiamo disputato un grande campionato conquistando la salvezza. E anche quest’anno non siamo stati da meno. Resto della convinzione che potevo salvare l’Avellino, ma purtroppo abbiamo dovuto far fronte ad alcune difficoltà tra cui i tanti infortuni che mi hanno portato via dei giocatori di grande livello tecnico-tattico. Con il rientro di quest’ultimi, la squadra, potrà arrivare alla salvezza in maniera tranquilla. L’esonero, dal punto di vista personale si supera con il carattere e con l’aiuto della famiglia. Un esonero si sente, ma c’è il tempo che ci aiuta. C’è rammarico, ma ripeto, abbiamo costruito una grande squadra insieme ad un grande direttore sportivo. In questi momento, dopo l’esonero, si vive studiando le metodologie di lavoro. Ad oggi quello che viene proposto dai vari GuardiolaBielsa o Sampaoli l’ho presentato ai miei calciatori ad Avellino”.

Nel prossimo turno, l’Avellino, affronterà il Perugia. Due città che toccano da vicino il trainer di Montemarano. “Sono molto legato alle mie due città, ma lunedì tiferò per l’Avellino. Per forza è la mia squadra. Anche se non sono più l’allenatore. Porto l’Irpinia nel mio cuore. Lì ho studiato e ci ho vissuto. Nulla potrà discostarmi dall’amore per la mia terra. Il mio futuro? Io sono ancora qua…”