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I Carabinieri della Stazione di Frigento, all’esito di una articolata attività d’indagine
coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, hanno dato esecuzione alla misura
cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari nei
confronti di un 36enne di Mirabella Eclano, indiziato -allo stato delle indagini preliminari-
di maltrattamenti contro familiari e conviventi, tentata violenza privata, lesioni personali e danneggiamento.

Le indagini svolte dai Carabinieri hanno consentito di acquisire gravi indizi in ordine alla
sussistenza di una reiterata attività vessatoria e violenta posta in essere dal prevenuto
nei confronti della moglie, protrattasi per oltre quindici anni.

Durante tale periodo l’arrestato si sarebbe reso responsabile di violenze fisiche e morali
nei confronti della donna, insultandola, percuotendola (anche in presenza dei figli minori
e quando la stessa era incinta) e minacciandola di morte nonché di uccidere i bambini
avuti con la stessa, scagliando la sua furia e la sua violenza anche sul mobilio, ribaltando
tavoli, rompendo soprammobili, spaccando porte, determinando così un clima generale
di prevaricazione e terrore e provocando nella predetta una continua sofferenza fisica e
morale, tutte condotte che la donna non denunciava in quanto soggiogata dal timore di
dover subire vessazioni peggiori.
Lo scorso mese di settembre l’uomo, presentandosi presso l’abitazione dell’ex suocero,
dopo aver preso a spallate la porta d’ingresso e infranto con un pugno il lunotto della sua
autovettura, ha ingaggiato una colluttazione con l’anziano, facendolo cadere, infierendo
sia su di lui con pugni al volto sia sul figlio che era uscito dall’abitazione per soccorrere il
padre.
Il G.I.P., ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza, ha accolto la richiesta della
Procura, ricorrendo le esigenze cautelari e ritenendo la misura applica quella più idonea
al fine di salvaguardare l’incolumità fisica delle persone offese.