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Avellino – Scatta il via alle nuove operazioni peritali su una parte della dinamica dell’incidente costato la vita a quaranta persone nel luglio del 2013. Questa mattina inizieranno gli accertamenti del professore dell’Università di Parma, Felice Giuliani, incaricato dal giudice Luigi Buono di redarre la “super-perizia” nel processo sulla strage del bus precipitato dall’Acqualonga nel luglio 2013: tragedia che è costata la vita a quaranta persone e per la quale ci sono quindici imputati accusati a vario titolo di omicidio plurimo colposo, disastro colposo e falso in atto pubblico.

Il perito, dopo aver letto le tre consulenze già acquisite durante il processo, dovrà far luce su tre aspetti fondamentali. In primo luogo la traiettoria percorsa dall’autobus dall’ingresso sul viadotto dell’Acqualonga fino alla caduta, tenendo conto delle interazioni con gli altri veicoli e chiarendo quale siano la velocità e l’angolo al momento dello scontro con i new jersey. Dovrà poi verificare se fra le cause dell’incidente ci siano proprio le irregolarità, le inidoneità, e l’insufficiente consistenza o manutenzione delle barriere istallate sul viadotto. Infine dovrà chiarire se l’istallazione di altri presidi di sicurezza e l’ancoraggio al suolo delle barriere con dei tirafondi non corrosi, avrebbe potuto scongiurare la tragica fuoriuscita del bus. Gli accertamenti avverranno a Parma, dove ci saranno anche tutti i consulenti di parte, a partire dalla Procura, per partecipare al via alle operazioni e ai nuovi esami.