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La Cgil Avellino, come tutte le associazioni del coordinamento pace e disarmo, sabato 11 Maggio dalle ore 18:00 sarà in sit-in davanti alla Prefettura di Avellino. Come in tante città italiane e del mondo, come nelle Università, anche Avellino sarà in piazza per chiedere il cessate il fuoco a Gaza. “In particolare, con queste manifestazioni, ci rivolgiamo a tutta la comunità internazionale, di agire per bloccare l’invasione di Rafah, in cui ci sono oltre un milione e mezzo di palestinesi, profughi, assiepatisi in questo lembo di terra dopo la rappresaglia israeliana a seguito dell’attentato del 7 Ottobre 2023. La vendetta Israeliana, a seguito dell’attentato perpetrato da Hamas, si è tramutata in un genocidio, con l’uccisione di oltre 33mila civili di cui circa 20mila minorenni, con la distruzione sistemica di strutture civili, scuole, università, ospedali, impianti idro potabili, energetici e la distruzione di oltre il 70% di civili abitazioni. “, così il segretario generale Cgil  Avellino Franco Fiordellisi.

Le associazioni e gli studenti che sono mobilitati hanno ben chiaro questi dati e li ribadiscono nelle manifestazioni pubbliche non avendo la cassa di risonanza governativa e il segretario Cgil Avellino continua:

E’ inaccettabile una eventuale ed ulteriore avanzata nell’ultima città della striscia di Gaza, con rischio concreto di una ulteriore e drammatica ecatombe umanitaria contro la popolazione palestinese civile. Chiediamo il cessate il fuoco, la tregua a Gaza e in CisGiordania, il governo d’Israele guidato da Netanyahu, si è trasformato in uno stato confessionale alla stregua di altri Stati confessionali estremisti e assassini, che usano la legge del taglione e non le convenzioni internazionali e dell’Onu.”

Conclude Fiordellisi: ”Il Governo italiano dovrebbe farsi promotore di Pace, come prevede la costituzione,non aizzare, sovvenzionare le industrie di armamenti. La guerra fa schifo! Applicate integralmente la costituzione e per la pace saremo anche in piazza il 25 Maggio a Napoli con la manifestazione nazionale la costituzione La Via Maestra.”

Facciamo nostro l’appello per il cessate il fuoco ed il riconoscimento dello stato di Palestina. 
“Sulla scia del brutale massacro perpetrato da Hamas il 7 ottobre e della distruzione di vite umane e di infrastrutture nella Striscia di Gaza da parte di Israele, noi, israeliani impegnati per il futuro democratico di entrambi i popoli, siamo convinti che la comunità internazionale debba adottare misure chiare per raggiungere il soluzione a due Stati. Il riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite sarebbe un passo importante lungo questo percorso.

Il riconoscimento di uno Stato palestinese è una questione di principio e di giustizia storica. È anche un modo per dare la possibilità al ritorno della calma in questa regione devastata dalla guerra. Uno sforzo diplomatico così significativo eliminerebbe l’ambiguità che ha funestato l’intero “processo di pace” fin dai suoi inizi, rimetterebbe in carreggiata la diplomazia e costringerebbe le parti in conflitto, così come i principali attori internazionali, ad assumersi le proprie responsabilità. Chiediamo agli altri Stati membri dell’Unione Europea, al Regno Unito e agli altri Stati di fare lo stesso e di compiere questo importante passo verso la soluzione dei due Stati.

Questa guerra non deve diventare l’ennesimo capitolo nella lunga storia di violenza tra israeliani e palestinesi. Non c’è modo migliore per ripristinare la fiducia nella diplomazia che riconoscere, ora, lo Stato di Palestina.” Cessate il Fuoco Adesso.