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La Segreteria Regionale OSAPP Campania – Corpo di Polizia Penitenziaria – Proclama per il giorno 02 ottobre 2023 ore 10.00

Lo stato di agitazione con sit-in di protesta di carattere provinciale per gli Istituti Penitenziari:
Casa Circondariale Avellino-Bellizzi
– Casa Circondariale Ariano Irpino
– Casa Reclusione Sant’Angelo dei Lombardi
– ICAM Lauro Avellino
– Nucleo Provinciale Traduzioni e Piantonamenti

“La scrivente Organizzazione Sindacale, maggiormente rappresentativa a livello nazionale del Corpo di Polizia Penitenziaria, manifesta il più vivo rammarico ed insoddisfazione per lo stato d’immobilismo serbato dall’Amministrazione Penitenziaria Centrale agli istituti Campani, alla soluzione delle non più sostenibili condizioni lavorative delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria in servizio presso gli istituti penitenziari e servizi della provincia di Avellino e non solo.

La Polizia Penitenziaria della Provincia scenderà in piazza il 02 ottobre 2023 a partire dalle ore 10:00 innanzi all’Istituto Penitenziario di Avellino Bellizzi con sit-in e conferenza stampa per denunciare le criticità che vivono gli istituti penitenziari del distretto Casa Circondariale Avellino-Bellizzi, Casa Circondariale Ariano Irpino, Casa Reclusione Sant’Angelo dei Lombardi, ICAM Lauro e Nucleo Provinciale Traduzioni e Piantonamenti.

1. Grave carenza dell’organico di Polizia Penitenziaria, nei quattro istituti della provincia e del nucleo Traduzioni-mancata revisione piante organiche del 2017.
2. Sovraffollamento della popolazione detenuta-deflazionamento istituti.
3. Assegnazione promiscua di detenuti con tipologie di regimi in assoluta libertà all’interno degli istituti, in contrasto con disposizioni DAP – custodia aperta e vigilanza dinamica fallimento totale.
4. Aggressioni e violenze ai Poliziotti Penitenziari, disordini, traffici e spaccio sostanze stupefacenti e introduzione illecita di cellulari anche con l’uso dei droni – mancanza contromisure adeguate – sospensione benefici e trasferimenti fuori regione.
5. Inefficacia dei protocolli operativi contenuti nel manuale predisposto dal DAP, inapplicabili nelle attuali realtà penitenziarie.

6. Immotivata chiusura reparto detentivo medicina protetta dell’ospedale Moscati di Avellino, per soddisfare esigenze degli istituti della provincia riguardante ricoveri e piantonamenti detenuti in sicurezza, recenti fatti riportati da tutta la di cronaca nazionale sono evidenti risultati della insufficienza di sicurezza.
7. Mancato trasferimento degli utenti più rivoltosi che continuano a mettere a repentaglio l’ordine e la sicurezza delle strutture assoggettando i detenuti più deboli-istituire circuiti penitenziari differenziati.
8. Negazione diritti oggettivi e soggettivi del personale, congedi ordinari non fruiti, lavoro straordinario reso e non retribuito, mancato anticipo e missioni non pagate-accordi sindacali sottoscritti e mai applicati, ecc…
9. Mancanza dotazione di vestiario, mancanza di strumenti tecnici e informatici, automezzi e auto di servizio, insufficiente formazione e mancato aggiornamento professionale.
10. Strutture penitenziarie fatiscenti-caserme inagibili scarsa solubrità e poca sicurezza sui luoghi di lavoro.
11. Assoluta inefficacia della SANITA’ PENITENZIARIA, che si sostanzia in una incapacità gestionale dei detenuti psichiatrici ristretti nelle ordinarie sezioni detentive a seguito della chiusura degli O.P.G. e del fallimento dell’istituzione delle R.E.M.S., poche e non adeguate alla ricezione dei detenuti ivi assegnati.

L’OSAPP inizierà dal 02 ottobre 2023 sul territorio un programma di protesta consistente in una serie di manifestazioni e sit-in di piazza in ambito provinciale cominciando da Avellino, in linea con le indicazioni della Segreteria Generale OSAPP che, con il Segretario Generale Leo Beneduci, ha già dichiarato di recente lo stato di agitazione e il ritiro delle delegazioni dalle convocazioni a livello centrale disposte dai vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, responsabili dello sfascio e del caos dominante nel sistema penitenziario, non solo della Campania ma a livello nazionale che è sotto gli occhi di tutti. All’autorità politica addebitiamo la mancata esecuzione degli impegni assunti durante la campagna elettorale che ci hanno costretti a rivolgerci al Presidente della Repubblica Sen. Sergio MATTARELLA e al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Giorgia MELONI.

Questa iniziativa rappresenterà inoltre, anche l’occasione per chiedere all’ opinione pubblica, ai mass media e a tutti i cittadini, di aiutarci e di sostenere questa nostra rivendicazione/protesta, in quanto una società è degna di essere denominata “civile” solo se anche le sue carceri sono in grado di garantire dignità di vita a chi è recluso, e condizioni di lavoro accettabili alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria, che in tali luoghi svolge la sua difficile ed importante attività, per rendere, assieme a tutte le figure professionali che orbitano nel pianeta carceri, migliori e non peggiori le persone private della libertà personale che stanno scontando la pena per reati commessi