- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Avellino – Un nuovo arredo urbano per Corso Vittorio Emanuele. Dopo averne parlato per anni, l’amministrazione Foti e soprattutto l’assessore all’Urbanistica Ugo Tomasone si preparano a dare il ben servito all’attuale arredo urbano e sostituirlo con alberi, sedute e aiuole sparse. Un volto nuovo, dunque, per il salotto buono della città dopo quella decisione, scellerata per buona parte della città, presa dieci anni fa. Era il 2007, infatti, quando l’allora amministrazione Galasso bandì il concorso di idee per l’arredo urbano. A vincerlo fu il progetto che tutti gli avellinesi hanno dovuto poi scoprire loro malgrado qualche anno  dopo. Circa 700 mila euro investiti per dotare il Corso di fioriere d’acciaio, gazebo ribattezzati prontamente “docce” e sedute su cui il web si scatenò trasformandole, immediatamente e con veloci fotomontaggi, in tombe da cimitero (d’altronde la forma e il materiale utilizzato lo consentivano agevolmente). Il progetto, però, prevedeva molto altro ancora. Ad esempio quei gazebo avrebbero dovuto inondare il Corso di connessione wi-fi grazie ai ripetitori montati su di loro. Una connessione, però, mai vista nonostante la posa dei cavi in fibra ottica che fecero lievitare i costi dell’intervento. Erano previsti anche i digital screen  per dare informazione ai cittadini e il bike sharing alle estremità del Corso. Non si è mai visto nulla di tutto ciò. Così come naufragò immediatamente l’idea che era alla base di quei gazebo: fare in modo che tutti i bar lungo il Corso avessero lo stesso arredo esterno. Insomma niente ombrelloni o stand diversi da locale a locale, ma un arredo tutto uguale per dare omogeneità al Corso. Un’idea subito contestata nei Consigli Comunali dell’epoca in cui molti consiglieri sollevarono un dubbio: che succede se aprono nuovi bar dove non ci sono i gazebo? La risposta si presentò quasi subito e oggi il Corso è un alternarsi di gazebo-docce per i bar che già c’erano e ombrelloni per quelli nuovi. Insomma, un fallimento.

Marco Imbimbo