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Dopo cinque anni, il Giro D’Italia torna sulle strade dell’Irpinia. Il prossimo 6 maggio partirà la 106^ edizione della corsa rosa. Un feeling speciale, ricambiato in più occasioni tra la competizione e l’Irpinia. Fin dal 1914, quando Avellino ospitò per la prima volta il traguardo di una tappa. Una storia lunga un secolo, con tappe indimenticabili nei due capoluoghi e ad Ariano Irpino, sul Passo Serra e a Mirabella Eclano, a Montevergine e sul Laceno. Tratti poetici che hanno visto sfidarsi i migliori atleti da Girardengo a Pantani ma soprattutto gli epici duelli in montagna tra Binda e Guerra, Bartali e Coppi. Una storia, o meglio la storia di una terra come l’Irpinia che ha sempre accolto con entusiasmo il giro d’Italia. Dopo cinque anni – appunto – la terra che ha dato i Natali a Francesco De Sanctis o Carlo Gesualdo, torna ad essere protagonista con due tappe.

La quarta tappa comincerà a Venosa per concludersi sul Lago Laceno.

Il gruppo sarà chiamato alle prime vere salite del Giro. Qualche saliscendi per cominciare, poi si va sul Passo delle Crocelle, salita di 13,5 chilometri al 4,3% ma con un paio di chilometri in falsopiano; pendenze non troppo esigenti, con il finale che tocca il 7%. Discesa e al chilometro 90 si attacca il Muro Lucano, 5,1 km al 5,5% dove sarà posto uno sprint intermedio, seguito poi dal Valico di Monte Carruozzo, 8,8 km al 4,9%. Si torna poi in marcia: traguardo volante a Montella, a meno di 16 chilometri dal traguardo, per poi arrivare ai piedi del Colle Molella, suddiviso in due parti. I primi cinque chilometri sono alquanto morbidi, poi la scalata si inerpica: gli ultimi 4400 metri sono all’8,8% ma con pendenze che toccano anche il 12%. Dalla cima mancheranno tre chilometri, di discesa attorno al Lago Laceno.

La quinta tappa comincerà da Atripalda per poi concludersi a Salerno.

Si partirà dalla cittadina sulle rive del Fiume Sabato e si affronterà subito il Passo Serra (3,8 km al 7,6% di pendenza media). Superata la prima insidia di giornata, si continuerà con un lungo tratto ricco di saliscendi fino ad arrivare al km 108, dove inizierà l’ascesa verso Oliveto Cetra (2,9 km al 7,9%). Dopo quest’ultima salita comincerà un’altra piccola ascesa di 3,4 al 3,5% e poi ci sarà una discesa che porterà i corridori nella pianura che proseguirà fino al traguardo di Salerno.

L’IRPINIA SI PREPARA. Il conto alla rovescia è già cominciata dallo scorso 27 gennaio 2023, quando la Provincia di Avellino ha avuto la certezza delle due tappe. Vetrine rosa, strada tirate a lucido e soprattutto tantissime la manifestazioni che fanno riferimento – appunto – al Giro D’Italia. Ricco, anzi ricchissimo il cartello del comune di Atripalda guidato dal sindaco Paolo Spagnuolo. L’Alta Irpinia non è da meno con diverse manifestazioni, ma soprattutto la voglia di rivendicare le aree interne spesso dimenticate. “Il nostro centro abitato della nostra cittadina sarà nuovamente protagonista del passaggio della più importante gara ciclistica italiana, tra le più importanti del mondo, durante la 5a tappa “Atripalda-Salerno” in programma il 10 maggio”, si legge in una nota del Comune di Sant’Angelo dei Lombardi. Forte l’impegno dei sindaci irpini in piena sinergia con il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane.