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Avellino – Nella mattinata odierna (leggi qui) è arrivato l’arresto di un alto dirigente ministeriale dell’Ispettorato interregionale del lavoro di Napoli da parte dei Carabinieri del nucleo investigativo di Avellino. Il dirigente ritenuto responsabile di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, in concorso con l’Amministratore Delegato di un’importante Società per Azioni irpina operante sul territorio nazionale. Contestualmente, nei confronti di quest’ultimo imprenditore e del legale rappresentante di una S.P.A., che opera nel settore della fornitura di manodopera per servizi vari, è stato eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per 2 milioni di euro.

Operazione sotto la direzione della Procura della Repubblica, ha consentito di appurare che l’alto Dirigente dello Stato colpito dal provvedimento cautelare, all’epoca dei fatti anche Direttore Provinciale del Lavoro F.F. dell’allora Direzione Provinciale del Lavoro, avrebbe ottenuto l’assunzione di un figlio ingegnere presso la predetta S.P.A. della provincia per compiere atti contrari ai propri doveri d’ufficio, nell’ambito di un procedimento ispettivo di competenza dell’ufficio da lui all’epoca diretto, relativo ad un appalto per la fornitura di servizi tra le due SPA colpite dal sequestro preventivo; la prima in qualità di committente e la seconda in qualità di appaltatrice.

Il sequestro preventivo ha interessato circa 30 conti correnti che portano alle due società. Le indagini hanno appurato che i rappresentanti delle società interessate avrebbero a più riprese esercitato forti pressioni, minacciando finanche il licenziamento, nei confronti di numerosi lavorati per costringerli a firmare verbali di conciliazione a condizioni estremamente svantaggiose rispetto all’effettivo quantum dovuto approfittando della drammatica situazione occupazionale.