- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Presso il Circolo della Stampa, situato in Corso Vittorio Emanuele, 6 (Palazzo della Prefettura) ad Avellino, venerdì 3 maggio 2024, alle ore 11.00, si terrà il “Vernissage della mostra <>” in occasione del bicentenario della nascita del rinomato pittore romantico avellinese Cesare Uva (1824-1886).

L’evento culturale è promosso ed organizzato dal Centro di ricerca “Basilio Orga” e dall’Archivio Cesare Uva.

Il Vernissage e la mostra saranno realizzati in collaborazione con il Circolo culturale “Francesco Solimena”, l’Archivio dei pittori irpini del Diciannovesimo secolo, il Comitato per la tutela dei pittori irpini dell’OttocentoIn Arte Libertas e l’Associazione Culturale “ACO”.

Si tratterà del secondo evento espositivo realizzato per celebrare il Bicentenario della nascita del pittore Cesare Uva.

Condurrà l’evento: Dottoressa Marotti Stefania (giornalista). Taglierà il nastro: Professoressa Michela Femina (direttrice artistica della mostra) Saluteranno: Don Gerardo Capaldo (presidente del Circolo Culturale “Francesco Solimena”), Sabino Morano (scrittore e saggista), Dottor Antonio Carpentieri (Pax Christi), Professor Stefano Orga (ideatore e curatore della mostra).

La mostra Luci e colori nei paesaggi dell’entroterra esplorerà l’affascinante mondo artistico di Cesare Uva (1824-1886) attraverso i paesaggi del retroterra, che mostrano la sua adesione alla pittura romantica dell’Ottocento napoletano.

L’evento espositivo offrirà al pubblico un’opportunità unica di immergersi nell’arte di questo straordinario pittore avellinese.

Fra i lavori esibiti in questa prestigiosa mostra, spiccano per la loro eccezionale rarità e rilevanza opere di inestimabile valore artistico-culturale.

Tra queste, troviamo esposte:

·         “Dal Promontorio di Posillipo” (1857), che cattura la suggestiva bellezza dei paesaggi campani con maestria senza pari;

·         “Paesaggio sorrentino” (1860), un’opera che trasporta lo spettatore in una dimensione di serenità e contemplazione grazie alla sua magistrale resa dell’entroterra della costa sorrentina;

·         “Avellino la Valle dei mulini” (1864), che raffigura con vivida intensità il fascino rustico della campagna avellinese e la sua atmosfera fiabesca, si tratta di una delle tre opere autografe conosciute che raffigurano gli scorci della sua città di Avellino, le altre due raffigurano il Ponte della Ferriera, da due angolazioni differenti, in quanto alla “Veduta di Piazza Libertà” non è un’opera di Cesare Uva!;

·         “Ritorno dalla festa al tramonto” (1883), un dipinto intriso di luce e calore che evoca emozioni profonde e malinconiche in un’ambientazione laziale;

·         “Ricordi di Baviera” (1886), un’opera che rivela la sensibilità dell’artista nel catturare gli scorci più suggestivi di questa terra lontana;

·         “Ritorno dal lavoro“, che testimonia con sincerità la dignità del lavoro quotidiano;

·         e infine “Pastorella“, un dipinto che celebra la semplicità e la bellezza della vita rurale con un tocco di poesia e grazia.

Ognuna di queste opere rappresenta un tesoro artistico prezioso, capace di incantare e ispirare gli spettatori con la sua straordinaria bellezza e profondità emotiva.

Si invita il pubblico ad approfittare di questa straordinaria opportunità per esplorare l’eredità artistica di Cesare Uva, possono prenotare la visita mandando una mail a [email protected] .