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Martina è una bellissima bambina dai riccioli biondi che oggi compie 3 anni per la gioia di mamma Cristina e papà Gianluca Scorzeto.

Non solo il frutto dell’amore dei giovani genitori, una coppia di Monteforte Irpino, ma un vero e proprio miracolo della vita che oggi Cristina ha deciso di raccontare proprio in occasione del compleanno della piccola.

Prima la gioia di scoprire di diventare genitori nella primavera del 2020, una gravidanza portata avanti fino ad agosto senza alcun tipo di problema, ma solo con l’entusiasmo e la trepidante attesa che scandiscono i nove mesi più belli che una donna possa vivere.

Martina sarebbe dovuta nascere il 18 gennaio 2021 ma mamma Cristina alla ventiduesima settimana di gravidanza sente che improvvisamente qualcosa non va, e viene ricoverata d’urgenza alla Clinica Malzoni perchè, si scopre, la bimba era già posizionata con la testa in utero e dunque è stato necessario un cerchiaggio. 
Si tratta di pratica ginecologica che consiste nel posizionare una benderella sul collo dell’utero in modo da tenerlo chiuso ed evitare un rischioso parto prematuro se non addirittura l’aborto.

Appena tre settimane dopo, appunto l’11 ottobre 2020, per Cristina è necessario un nuovo ricovero d’urgenza perchè il cerchiaggio non aveva tenuto, e dunque, non c’è stata altra scelta se non un parto d’urgenza.
Martina è nata prematura di tre mesi, con un peso di 760 grammi subito sceso a 680 per il calo fisiologico.
Le speranze che potesse farcela erano davvero labili, se non impossibili, tanto che dopo un mese è stato necessario il trasporto d’urgenza all’Ospedale Monaldi di Napoli, dove la piccola ha dovuto subire un intervento per  chiudere un vaso arterioso che nel feto collega l’arteria polmonare all’aorta e che solitamente si chiude spontaneamente a 10-15 ore dal parto. Quando ciò non avviene il sangue dall’aorta continua a passare nell’arteria polmonare e può provocare gravissime conseguenze al neoato.

Dopo l’intervento la bimba è stata ricoverata per ben 4 mesi nella Terapia intensiva neonatale del Monaldi, senza che la mamma potesse vederla nemmeno per un secondo a causa dell’emergenza covid. “Ho visto la mia bambina il 4 febbraio, quando finalmente è tornata a casa con un peso di 3.500– racconta oggi Cristina- Fino a quel giorno i medici, con molta cautela, mi avevano sempre tenuta con i piedi per terra perchè poteva succedere quasiasi cosa. La mia piccola ha dovuto subire molti trasfusioni di sangue e, in realtà, anche quando è tornata a casa i primi mesi sono stati molti delicati.

Una displasia broncopolmonare la metteva a rischio ogni volta che beveva il latte perchè poteva andare in risevra di ossigeno. Ogni istante, giorno e notte, vedevamo se non diventasse di colore viola mentre si nutriva”.

Ma quel periodo, finalmente, è solo un lontano ricordo e nelle cicliche visite a cui la bambina è stata sottoposta a Monaldi, è stato escluso ogni tipo di danno celebrale o fisico come conseguenza di quei primi terrivili mesi di vita.

“Oggi sono grata alla vita per avermi dato una seconda possibilità- dice con gioia mamma Cristina- Grazie a tutti e tutte per gli auguri ricevuti oggi, Martina è stata una guerriera, ha lottato per essere qui oggi”.