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Il consigliere di opposizione Francesco Iandolo interviene sulla vicenda dell’aumento dei costi della mensa al Comune.
Di seguito il post diffuso sui social:
“Questo post non vuole essere populista e demagogico con una critica alla mirabolante estate avellinese, ma una spiegazione semplice di come le scelte possano influire sulla vita e i servizi ai cittadini.
 
Il 7 luglio il Comune di Avellino affidava il servizio mensa per il prossimo triennio con un prezzo a pasto diminuito da 4,50€ +iva (prezzo a base d’asta) a 4,38 € +iva.
Nelle stesse ore predisponeva il Bilancio di Previsione 2023 creando un capitolo di spesa – il 922 – con fondi di bilancio non vincolati per finanziare una parte del summer Festival con 500.000 €.
 
Quando si dice come sarebbero potuti essere spesi questi soldi facciamo un esempio.
Se il Comune avesse deciso di investire 1 € per cofinanziare i pasti della refezione scolastica si sarebbero potuti contenere gli aumenti considerato che sarebbe stata garantita la copertura finanziaria del servizio e gli equilibri di bilancio di un ente strutturalmente deficitario (almeno la copertura del 36% dei costi di gestione) e rientrava nella discrezionalità di partecipare in quota maggiore a uno dei servizi fondamentali di diritto allo studio.
 
Tra l’altro SOLO i residenti di Avellino possono usufruire della riduzione derivante dall’ISEE per i non residenti la tariffa è al massimo e uguale per tutti di € 5,02 a pasto.
In questo caso si sarebbe potuto ancora spendere sul Summer Festival contenendo leggermente la spesa e al tempo stesso cofinanziare la mensa scolastica.
Ma se questa non è una priorità – come tante altre – questi sono i risultati”.
 
https://www.anteprima24.it/avellino/mensa-batosta-costi-la-protesta-delle-mamme-in-comune-video/