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Grottaminarda – E’ stato rintracciato dai Carabinieri oggi a Napoli, Antonio Ricciardi, 47 anni. Localizzato grazie al suo cellulare che ha riacceso dopo giorni di silenzio. I militari dell’Arma lo hanno portato in Caserma a Grottaminarda e subito rilasciato dopo avergli fatto alcune domande. Era a conoscenza che il padre Umberto, 77 anni, era morto da due mesi ed è stato ritrovato solo ieri quando Carabinieri e Vigili del Fuoco, chiamati dai vicini che da giorni sentivano un insopportabile odore, hanno buttato giù la porta della abitazione dove viveva con Antonio in via Papa Giovanni XXIII a Grottaminarda? Il cadavere è stato trovato in avanzato stato di decomposizione, sul letto, con una flebo ancora attaccata ad un braccio. Sul comodino scatole di farmaci palliativi per alleviare i dolori di un cancro inarrestabile che gli era stato diagnosticato alcuni mesi fa.

Antonio viveva con lui dopo la morte della moglie. Pare che per settimane l’abitazione sia stata inondata di deodoranti e varecchina. Antonio non avrebbe responsabilità sulla morte del padre, il cui corpo si trova ora nell’obitorio dell’ospedale di Benevento a disposizione dell’autorità giudiziaria: dai primi esami, Umberto Ricciardi sarebbe deceduto per cause direttamente collegate alla malattia che l’aveva colpito. Oggi ci sarà l’autopsia.  Suo figlio Antonio era conosciuto da tutti nel comune della Valle dell’Ufita. Anche lui come suo padre, aveva lavorato alle Poste, prestando servizio al Cmp di Napoli, da cui era stato licenziato.