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Avellino – Sarebbero state licenziate le infermiere in servizio la sera del 9 ottobre alla Clinica Malzoni, quando si verificò lo scambio accidentale di due neonate. Queste le prime conclusioni dell’audit interno avviato dai vertici dell’Istuto Sanitario due settimane dopo l’episodio.

Lo scambio avvenne poco dopo il parto, al momento della vestizione. Come confermato anche dalla stessa dirigenza della Clinica, dopo essere stata effettuata la corretta identificazione madre-neonato è accidentalmente seguita una consegna neonato-madre connotata da una erronea lettura del codice identificativo da parte del professionista sanitario.

Ad accorgersene fu il genitore di una delle piccole, che aveva notato che il colore del braccialetto fosse diverso da quello che indossava la mamma. Di qui la denuncia, prima in clinica,per capire quello che era accaduto e poi successivamente presso la sezione Volanti della questura di Avellino.

Un errore che non era mai accaduto alla Clinica Malzoni, dove vengono seguite le Linee Guida relative alla identificazione dei neonati, con l’apposizione del braccialetto al momento della nascita, codificato per il match con la mamma.

Subito dopo l’accaduto, una delle infermiere si era autodenunciata. Mentre i vertici all’indomani dell’episodio avevano provveduto alla sospensione delle infermiere in servizio quella notte. Di queste ore la notizia del licenziamento. Il provvedimento riguarderebbe al momento due delle tre infermiere coinvolte. Una di queste sarebbe lavoratrice in somministrazione della nota casa di cura da circa 10 anni.
A quanto pare la lettera di licenziamento, per due di loro, sarebbe partite e avrebbe come motivazione la “giusta causa”. Inutile dire che la notizia ha provocato tensione all’interno della Clinica, tra la rabbia dei dipendenti che solidarizzano con le colleghe destinatarie del provvedimento. Intanto pare che per lunedì sia stata già convocata un’assemblea tra i lavoratori e i sindacati.