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Avellino – Nessuna traccia riferibile al sangue di Michele Tornatore sugli undici reperti rinvenuti nel marzo scorso dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino nel capannone deposito di Banzano di Francesco Vietri, il sessantenne accusato di aver concorso nell’omicidio avvenuto nell’aprile del 2017 dello stesso Tornatore.

E’ questa la conclusione a cui sono giunti i tecnici del Ris dei Carabinieri di Roma, nello specifico il maresciallo Ignazio Ciuna, che già era stato sentito nel corso del processo che si celebra davanti alla Corte di Assise di Avellino e che molto probabilmente dovrà tornare di nuovo per essere ascoltato anche su questa seconda attività.

La relazione, come an- nunciato nella scorsa udienza dal pm Antimafia Simona Rossi, è stata depositata dal Ris e sarà sicuramente oggetto dell’attività della difesa di Vietri, che aveva proprio consentito di scoprire questi nuovi reperti all’interno del capannone.