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Dopo una gestazione lunga più di un anno e, soprattutto, dopo gli ultimi due mesi travagliati per il mancato accordo dei partiti del centrosinistra sulla candidatura a sindaco di Antonio Gengaro, alla fine sarà proprio lui a guidare la coalizione in vista delle imminenti amministrative in città.

In verità sembrava che la fumata bianca dovesse arrivare già nella giornata di martedì quando, a suon di cominciati stampa, sembravano essere sperate anche le ultime reticenze all’intero del famigerato campo largo, come il caso di Sinistra italiana,

Nuella da fare, poi un altro padio di nomi buttati nella mischia, come quello dell’ultima ore di Francesco Todisco, ma alla fine si è definitivamente convinto il Partito Democratico, lo stesso di Gengaro che però fa riferimento all’area Schelin, e quindi Gengaro l’ha spuntata. Poche ore prima l’appello pubblico alla conciliazione, anche in luogo del ritiro di tutti i ricorsi del tesseramento da parte della sua area politica.

Nei giorni scorsi suoi suoi canali social la pubblicazione di una serie di foto del passato, che lo ritraggono insieme al suo ispiratore politico Di Nunno, poi all’indimenticato Gennaro Bellizzi amico e militante con lui nell’Associazione Controvento, sino a quella con Nicola Mancino, stavolta in tempo reale, per una recente visita nella casa di Montefalcione dell’ex Presidente del Senato.

Ex vicesindaco di Tonino Di Nunno, esponente di lungo corso del centrosinistra, fino alla nuova adesione al PD e tra i referenti dell’Associazione Controvento, proprio qualche settimana fa in una conferenza stampa infuocata aveva alzato la asticella della discussione soprattutto contro coloro che parlavano di una sua candidatura calata dall’alto, specificatamente dai vertici romani, e senza condivisione interna.

Alla fine volente o nolente questa sintesi tanto decantata è arrivata, almeno sulla carta e almeno a margine dell’ennesimo tavolo che si è riunito questa sera nella sede del PD in via Tagliamento, e dunque il campo largo può ufficialmente dare il via allacampagna elettorale. Certamente . Chissà se non senza conseguenze.