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Sono tredici avvisi di conclusione delle indagini preliminari sono stati firmati dai pm Vincenzo Russo e Luigi Iglio e successivamente notificati dai militari del Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Avellino, guidati dal tenente colonnello Alessio Iannone. E’ il risultato per l’inchiesta sull’Alto Calore riguardante la formazione 4.0. Inchiesta che nei giorni scorsi ha portato alle dimissisioni di Michelangelo Ciarcia, dopo la misura interdittiva firmata dal Gip Francesca Spella.

Lo stesso Ciarcia, difeso dall’ avvocato Nello Pizza, e’ uno dei destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari firmato dai due sostituti che hanno coordinato le indagini dei militari di Via Pontieri. Avvisi che hanno raggiunto anche il collaboratore dell’ufficio di Presidenza Pantaleone Trasi, difeso dall’avvocato Marino Capone, anche lui raggiunto dalla misura interdittiva. Indagini chiuse anche per Raffaele Castagnozzi, intermediario tra Alto Calore e le società, oltre che consulente e anche docente in alcuni corsi, difeso dall’avvocato Angelo Leone e Gerardo Santoli, difeso dall’avvocato Luigi Petrillo.

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