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Avellino – Hanno ammesso di aver ceduto sostanza stupefacente a decine di clienti. Sono cominciati gli interrogatori nel carcere di Avellino per la sorella del dj (principale indagato) e per il fidanzato. La donna per un breve periodo ha detto di aver spacciato perché stava attraversando un momento difficile: lo ha fatto per necessità. Come era successo la volta scorsa, ad ottobre 2020 quando scontò un periodo di detenzione domiciliare.

Nelle prossime ore toccherà al fratello, il principale indagato nell’inchiesta svolta dalla Procura di Avellino e dalla polizia. Lo spaccio di droga, prevalentemente cocaina e crack era diventato un vero e proprio “affare di famiglia”. A rimpiazzare il fratello finito in carcere dopo una perquisizione della Squadra Mobile di Avellino avevano provveduto prima le sorelle e una nipote e persino i genitori e successivamente altri familiari.

Ora sono finiti tutti agli arresti nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino e condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile del capoluogo, gli uomini agli ordini del vicequestore Gianluca Aurilia e del vicecommissario Roberto De Fazio.

Dieci le misure cautelari firmate dal Gip del Tribunale di Avellino Marcello Rotondi su richiesta della Procura della Repubblica, quattro custodie cautelari in carcere e sei ai domiciliari notificate all’alba di ieri agli indagati, quasi tutti residenti a Rione Parco. Sette dei quali appartengono allo stesso nucleo familiare.

Spaccio di droga, operazione della Squadra Mobile ad Avellino: dieci arresti