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Qual è l’identità della lista «Per l’Irpinia» presentata per il consiglio provinciale?
Fratelli d’Italia e Udc si tirano fuori. Resta dentro invece la Lega che conta su due candidati: Pino Graziano, consigliere provinciale uscente e vice sindaco di Lauro, ed Emanuela Pericolo, assessore al Comune di Montefalcione, vicina al patron dell’Avellino, Angelo D’Agostino.

Sostanzialmente Per l’Irpinia pare essere una civica seppure con esponenti di centrodestra di tutto rispetto. Fratelli d’Italia non vi partecipa almeno così ha dichiarato il commissario regionale, il sentore Antonio Iannone nella giornata di domenica scorsa. E pure il segretario provinciale e quello regionale dello scudocrociato, rispettivamente Gennaro Romei e Ciro Falanga, annunciano che lo scudocrociato non ha dato il suo contributo: “Il percorso unitario dei partiti del centrodestra, iniziato con l’elezione di Gianfranco Rotondi e Giulia Cosenza e proseguito con la celebrazione degli Stati Generali del centrodestra in primavera, si è interrotto con la presentazione delle liste per il rinnovo del Consiglio provinciale”, si legge in una nota.

“Posto che tali elezioni non appassionano, né appaiono in alcun modo significative, essendo l’ultimo atto di una sciagurata riforma elettorale, appare evidente che manca sullo scenario una lista di centrodestra espressione della collegialità e della condivisione delle scelte tra tutte le forze politiche”, affermano.

E ancora: “Laddove manca la visione e la lungimiranza vengono operate scelte che con la politica non hanno alcun diritto di cittadinanza. Le fughe in avanti di taluni, in nome del civismo di Governo, – dicono dall’Udc – appaiono giustificazioni stucchevoli e risuonano come un campanello d’allarme in vista delle prossime scadenze amministrative, in primis quella inerente la città capoluogo”.

A tal riguardo, l’UDC, nel rimarcare la necessità di una coalizione coesa e allargata alle associazioni, rappresenta la necessità della formulazione di una proposta politica chiara nell’interesse dei cittadini del capoluogo e dei comuni chiamati al voto la prossima primavera. 
“Non è questo il tempo degli inciuci e degli insensati accordi dell’ultim’ora. 
E’ tempo di proporre alla città e alla provincia una proposta politica chiara e qualitativamente elevata. Temporeggiare porta a vivacchiare e genera scelte incomprensibili, come quella consumata per le elezioni provinciali, distinte e distanti da un’idea di politica permeata di valori e principi”.

L’UDC, alla luce delle ultime vicende, dunque non si riconosce in alcun modo nelle scelte della coalizione, “ma, ad un tempo, continua a profondere le proprie energie per offrire alla città una propria proposta politica radicata nei valori del cattolicesimo democratico”.

Stessa cosa dice pure il commissario cittadino di Fd’I, Vincenzo Quintarelli che ritiene terminata “la concitata ed animata fase di composizione delle liste alle prossime elezioni provinciali di Avellino, è già tempo di riprendere il cammino del centrodestra verso le prossime amministrative della città capoluogo. Se alle provinciali la coalizione di governo ha dovuto fare a meno, sul fotofinish, dell’apporto ufficiale di Fratelli d’Italia alla lista immaginata e costruita dai partiti, Fratelli d’Italia compresa, ora non si può più prescindere da quelle che sono le chiare indicazioni di partito”.

Secondo il commissario cittadino di FdI, “Il commissario provinciale Iannone ha chiaramente indicato la necessità di procedere verso un centrodestra che si svincoli dall’indistinto civismo e che esponga i propri simboli ufficiali con candidati iscritti.
Sulla stessa linea la Vice commissaria Ines Fruncillo che, oltre a prendere le distanze dall’eterogeneo panorama politico, rivendica con forza la definizione di un perimetro valoriale e programmatico del centrodestra. Dati per acquisiti questi due criteri e per scontato che Fratelli d’Italia non si autoescluderà anche dalle prossime amministrative, risulta chiaro che si parteciperà alla coalizione di centrodestra con una propria lista di partito a sostegno di un candidato sindaco ben contraddistinto politicamente.

Vengono, dunque, escluse le ipotesi di sostegno al sindaco in carica Festa come pure era stato inizialmente paventato da altri esponenti di Fdi, e la partecipazione in forma civica alle prossime comunali. Vengono, inoltre, escluse alleanze con chi ha chiaramente e volontariamente scelto, in questa provincia, di rimanere politicamente ed elettoralmente fuori dal perimetro del centrodestra.

A questo punto non essendoci più altri nodi da sciogliere, diventa urgente convocare il tavolo provinciale di centrodestra per la definizione del candidato sindaco, seguendo i principi tracciati sia dalle comuni e concordi richieste dei rappresentanti cittadini dei partiti della coalizione, qualche mese addietro, che dalla linea ufficiale di partito”.