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Avellino – Tappa ad Avellino al carcere di Bellizzi Irpino per Carlo Renoldi capo del Dap, vista la commemorazione dei quarant’anni della scomparsa del brigadiere, Antimo Graziano. “Nelle scorse ore ho visitato il carcere di Santa Maria Capua Vetere, qui ho trovato tanto impegno, determinazione ma soprattutto tanta voglia di riscatto – ammette Renoldi – La nostra è una grande amministrazione che ha grandi potenzialità, tante persone perbene pronte a dare la loro”. “Il carcere delle volte non riesce ad interrompere quel legame che esiste con le espressioni della criminalità sul territorio e altre persone – continua – Dobbiamo spezzare questo legame, lavorando sul recupero di detenuti che si sono macchiati anche di grandi reati“.

“La problematica della sanità è seria – spiega Renoldi – Il passaggio della sanità penitenziaria alla regionale del 2008 ha dato all’atto pratico delle notevoli difficoltà. Ci sono intere regioni nelle quali la risposte della autorità sanitarie non è completa. Noi dobbiamo continuare le interlocuzioni a livello politico”. “In Campania ci sono delle aree di forte criticità ma è una regione ha una presenza forte degli operatori socio sanitari – spiega – La casa circondariale di Avellino non è tra le più affollate, leggermente superiore ma è una situazione che non è paragonabile ad altre della Campania. Purtroppo la nostra offerta non è del tutto adeguata, la capienza è notevolmente inferiore rispetto alla popolazione detentiva. Purtroppo allontanare le persone dalla famiglie crea disagi, dobbiamo costruire nuove strutture magari chiudere i più vecchi. Seguendo il tutto secondo la Costituzione”.