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“Base Popolare ha espresso, sin dall’inizio, la propria intenzione di partecipare alle prossime elezioni amministrative di Avellino avendo a riferimento tre punti essenziali:

• distinguersi da una discussione astratta tra tifosi acritici e denigratori moralistici
della precedente amministrazione;
• confrontarsi sui problemi di merito e su una visione della città;
• dare vita a un’iniziativa ispirata a una politica civica, cioè a una proposta che parta
dalle forze civili e sociali concretamente presenti in città e non da presunti schemi
generali.

Su queste basi abbiamo provato a creare occasioni di scambio, sia organizzando incontri,
sia partecipando alle iniziative alle quali siamo stati invitati. È stato un percorso utile.
Innanzitutto, ci ha consentito di recuperare una civiltà dei rapporti e del confronto, anche
con persone e associazioni che non saranno sulla nostra posizione elettorale; sia perché i
rinvii e i silenzi imbarazzati con i quali è stato talora evitato il confronto con noi ci hanno,
purtroppo, offerto la conferma dell’esistenza di posizioni più ancorate alla faticosa conservazione di equilibri interni, talvolta dal sapore tribale, che interessate alla ricerca
della condivisione larga di un programma amministrativo.

È stato utile anche perché ci ha permesso di ascoltare e di condividere le tante perplessità
che abitano all’interno di quelle che dovrebbero essere le coalizioni schematiche del centrodestra e del campo largo, convincendoci che non è questa la lente in grado di interpretare la realtà e i suoi problemi. Abbiamo di conseguenza rilevato che mentre, da
un lato, c’è chi intende limitare la propria azione a un perimetro predefinito sulla base di un
modello nazionale statico, dall’altro vi sono persone che si sono mosse per scardinare ogni
formula politichese e sollecitare la nascita di una coalizione civica.

In tale quadro le occasioni di dialogo hanno fatto emergere una progressiva convergenza sulla proposta di Rino Genovese, sia per la sua originale impostazione programmatica, sia per le sue prospettive politiche”.