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Atripalda (Av) –  «L’Italia è vulnerabile alla minaccia jiadista». L’allarme lanciato dalla deputata italo-marocchina Souad Sbai ospite del dibattito “Il terrore e l’identità” organizzato dal circolo cittadino di Primavera Irpinia ad Atripalda. Intorno al delicato argomento si sono confrontati: Massimo Bimonte e Sabino Morano, rispettivamente coordinatore e presidente di Primavera Irpinia; Alessandro Sansoni, consigliere dell’ordine nazionale dei giornalisti; Simone Di Meo, giornalista di respiro nazionale e autore di libri sulla radicalizzazione all’islam e sulla criminalità organizzata. Sbai nata in Marocco ma cittadina italiana dal 1981 è vice presidente dell’Istituto Armando Curcio (IAC) e docente della cattedra di Diritto dei Paesi Islamici. 

Sbai si occupa principalmente della condizione delle donne arabe nel contesto dell’immigrazione in Italia denunciando casi di soprusi ai loro danni. Come presidente dell’Associazione della comunità marocchina delle donne in Italia, di cui è presidente dal 1997, nel 2005 è stata chiamata a far parte della Consulta per l’islam italiano, istituita presso il Ministero dell’Interno, per il contrasto al fanatismo e all’estremismo jihadista. È promotrice del centro culturale “Averroè” per la diffusione delle culture del Mediterraneo. Al convegno presente anche una delegazione di persone provenienti dalla vicina Manocalzati capeggiate dal segretario cittadino e membro del direttivo di Primavera Irpinia Luciano Natalino.