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L’intesa tra l’ente di piazza del Popolo e l’Us Avellino per fitti arretrati e lavori effettuati non è mai stata trovata finora. Un braccio di ferro che dura da anni ormai, ma che oggi sarà al centro delle attenzioni. Due gli appuntamenti in programma. Questa mattina la settimana commissione consiliare si riunirà per fare il punto della situazione sulle strutture sportive. Alla presenza dell’assessore al Patrimonio, Paola Valentino, verranno analizzate le vicende legate allo stadio Partenio, piscina comunale e Palazzetto dello Sport. Le tre strutture saranno oggetto di analisi da un punto di vista finanziario.

La vicenda più spinosa, inutile dirlo, è quella dello stadio “Partenio” che proseguirà poi nel pomeriggio quando, a piazza del Popolo, arriveranno i vertici dell’Us Avellino, a cominciare da patron Taccone. Il duro braccio di ferro che si trascina da anni vede entrambe le parti rivendicare soldi. Da un lato c’è il Comune che contesta il mancato pagamento dei fitti per lo stadio dal 2009 ad oggi, con una somma che ha superato gli 800 mila euro. Dall’altro lato, l’Us Avellino contesta il mancato pagamento dei lavori effettuati in questi anni sull’impianto di via Zoccolari.

Secondo le fatture presentate dal sodalizio biancoverde la cifra sarebbe intorno agli 1,8 milioni di euro. La valutazione effettuata dal settore lavori pubblici del Comune ha, però, ridotto questa cifra a 320 mila euro, escludendo di fatto buona parte degli interventi perché ritenuti non a carico del Comune, ma dell’Avellino stesso.

E’ su quest’ultima cifra che, sicuramente, si consumerà l’ennesimo scontro tra le parti perché difficilmente Taccone accetterà di vedersi riconosciuta una somma così lontana da quella presentata dai suoi tecnici. Se le parti non dovessero trovare un’intesa che possa accontentare entrambi, arriverà quella rottura totale che è nell’aria da tempo. A quel punto la diplomazia e i confronti cederanno il passo alle vie legali.

Marco Imbimbo