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Avellino – Primo Maggio all’insegna della solidarietà e della sensibilizzazione sul tema delle morti bianche quello che la Ugl ha trascorso fuori ai cancelli della OCM già Ocevi Sud di Nusco in provincia di Avellino. Numerosissimi i presenti, tra i quali i sindaci dei comuni di Montella, Teora, Montemarano, e Torella dei Lombardi, i quali hanno tenuto a dimostrare, con i loro interventi, un convinto sostegno delle istituzioni alla lotta contro la desertificazione industriale. A seguire hanno preso la parola i lavoratori e i dirigenti sindacali della Campania.
Antonio Perillo, ex operaio dell’opificio irpino, col suo lungo excursus ha raccontato la storia, le battaglie, i piantonamenti effettuati assieme ai suoi colleghi, precisando come quella fabbrica abbia rappresentato una parte della sua vita. Un racconto risentito, interrotto soltanto dal pianto, che ha trovato l’affettuoso applauso dei presenti.

Il Segretario della Ugl di Avellino, Costantinos Vassiliadis, che da perfetto padrone di casa ha moderato gli interventi sul palco, ha lanciato un appello alle istituzioni affinché sappiano fare fronte comune per rendere attrattivi i territori della provincia di Avellino. “Senza l’industria – ha spiegato – i giovani vanno via e diventiamo inesorabilmente più poveri”.
 
Il Segretario Regionale del comparto Agroalimentare Ferdinando Palumbo ha lanciato un ponte con la manifestazione gemella di Roma. “Lo slogan di oggi è lavorare per vivere – ha argomentato – ricordiamo i tanti caduti sul lavoro, ma assicuriamo la nostra vicinanza anche quelli che morti non sono che si sentono avviliti per la perdita della sicurezza salariale. L’irpinia è un polmone verde” – ha concluso –  l’agroindustria può essere un volano di sviluppo“.
 
Intervento di chiusura per il Segretario Regionale Gaetano Panico, che ha marcato la diversità della Ugl, sindacato presente a Nusco perché non dimentica una ferita mai rimarginata. “Abbiamo i telefoni sempre accesi e conosciamo i nostri iscritti – ha spiegato il sindacalista – siamo diversi. Recentemente abbiamo siglato un protocollo in regione Campania per prorogare gli ammortizzatori sociali ai dipendenti delle aziende in crisi e siamo determinati a vederci chiaro sulla cessione della Coop di Avellino poiché preoccupati dal curriculum imprenditoriale di chi vuole rilevare, non vi lasceremo soli. Noi oggi non festeggiamo il lavoro, testimoniamo la nostra rabbia”.
La giornata è proseguita con la degustazione dei vini e dei piatti tipici locali serviti ai tavoli dai dirigenti, gesto più che apprezzato dai convenuti.