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Ci ha lasciato da poche ore, il grande Ugo Gregoretti. Lo ha fatto a Roma, dove era nato 88 anni fa. La capitale la sua città, ma una vita in giro a seminare cultura. Regista, attore, drammaturgo, giornalista, un mix di professionalità onorate sempre al meglio. 

Sannita d’adozione, non solo a Benevento ma anche a Pontelandolfo dove ha diretto il Landolfo d’Oro. Ha dato vita a Città Spettacolo, dal 1980 al 1989 lo ha diretto alzando subito l’asticella della qualità, anno dopo anno. 

Si è misurato anche come regista lirico, mettendo in scena tra l’altro una memorabile edizione de L’italiana in Algeri (1976), mentre nel 1998 ha messo in scena Purgatorio 98, una versione rivisitata del Purgatorio di Dante, contenente elementi di contaminazione come l’uso del dialetto napoletano.

Nel 2006 ha pubblicato la sua autobiografia Finale aperto, riedita nel 2012 con il titolo La storia sono io (con finale aperto).

Nel 2009 ha ricevuto il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, quale “giornalista, autore teatrale e televisivo, regista, attore, sempre uomo d’alto impegno intellettuale e civile”, e nel 2010 il Nastro d’argento alla carriera, mentre nel 2016 viene insignito del titolo di socio onorario del Rotary Club di Benevento.