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L’anno orribile dell’agricoltura campana è stato oggetto di un confronto tra l’organizzazione agricola della Cia e l’assessore regionale Nicola  Caputo, svoltosi all’Istituto Alberghiero. L’agricoltura di precisione e sostenibile è il contenuto di un progetto formativo redatto a cura degli Allievi dell’Istituto “Le Streghe“, in cooperazione con la Cia e l’Università degli Studi del Sannio, a seguito di un accordo tra l’associazione agricoltori e l’istituto beneventano.
L’agricoltura in Campania soffre particolarmente per le ripetute ondate di maltempo che devastano i campi in tutte le stagioni e per l’impazzimento generale del clima: la cerealicoltura è in ginocchio, così come la produzione delle ciliegie, per non parlare della crisi che ha investito gli uliveti.
La Cia è pronta a fare la sua parte. Sono tre i progetti molto diversificati con i quali si vuole puntare l’attenzione sui prodotti locali. E’ stata la dirigente Antonella Gramazio  ad illustrare le novità: “Da inizio anno è cominciata la collaborazione, la vocazione del nostro territorio è quella dell’agroalimentare. C’è bisogno di valorizzare le tipicità locali e puntare sull’agricoltura di qualità, i ragazzi hanno potuto selezionare materie prime  e proporre i loro piatti. Attraverso un dialogo continuo e attraverso la ricerca  si sono cimentati nel concludere questi progetti“.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Provincia Nino Lombardi e dell’assessore comunale alle Attività Produttive Luigi Ambrosone, Carmine Fusco della Cia ha spiegato: “La collaborazione con l’università è stata indispensabile per la ricerca, cosa che ritengo prioritaria per il mondo agricolo. I ragazzi hanno affrontato diverse tematiche sulla sostenibilità ambientale e sulla sostenibilità economica per l’azienda”.
Il presidente ha poi parlato del progetto ‘bio gran Sannio’ dedito soprattutto alla pastorizia: “Il Sannio rappresenta il 48% della pastorizia in Campania. Sono dati che possono aiutare aziende e giovani“. Fusco ha esortato nell’elaborare un brand: “Bisogna avviare un discorso di produzione, coltiviamo prodotti di eccellenza ma, soprattutto, dobbiamo farli conoscere all’esterno. Noi calpestiamo oro, ma poi non siamo capaci di valorizzarlo“.
Sull’anno dell’agricoltura in Campania, Fusco ha spiegato: “Noi dobbiamo sperare sempre in un futuro migliore. Dobbiamo convivere con il cambiamento climatico. C’è la necessità di recuperare le risorse idriche, creare invasi che possano essere utili nel periodo inverale“.
Il docente deell’Unisannio Pasquale Vito ha spiegato: “Puntiamo sulla ricchezza del territorio. Abbiamo rivolto l’attenzione sulla caratterizzazione genetica delle produzioni alimentari locali al fine di valorizzarle e preservarle. Il risultato è stato quello di far comprendere la consapevolezza di effettuare un investimento per il futuro”.
L’assessore Caputo ha concluso i lavori spiegando: “L’agricoltura sostenibile è stato un target che c’eravamo posti per rilanciare il nostro comparto.  Si vive in una complessità, un po’ per i cambiamenti climatici e un po’ per lo scenario internazionale attuale“.