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E’ l’inaugurazione della sede provinciale del partito ma si respira già clima da campagna elettorale. D’altronde i tempi sono maturi e Alternativa Popolare ha già scelto da che parte stare.

A indicare la strada è Maurizio Lupi: “Andremo da soli. Con le nostre idee, la nostra dignità e la nostra faccia”.

Una corsa solitaria favorita dalla riforma del sistema elettorale ormai prossima a tagliare il traguardo in Parlamento. “E’ evidente – spiega il coordinatore nazionale di Ap – che il Rosatellum Bis ci spinge in questa direzione”. Porte aperte, comunque, a chi vorrà aggregarsi strada facendo: “Noi siamo al centro. Con il nostro profilo da liberali e moderati. Disposti a qualsiasi ragionamento con gli amici che condividono questa impostazione e che oggi sono lontani da quel 3% utile a garantire la presenza parlamentare”.

Di coalizioni, semmai, se ne parlerà dopo. “Già in questa legislatura abbiamo dimostrato di saper incidere sulla politica nazionale. Senza di noi, per dirne una, lo Ius Soli sarebbe già legge. Inoltre, – aggiunge ancora Lupi – cosa dice Mdp nel lasciare la maggioranza di governo? Che il Partito democratico è succube della nostra presenza”.

Rafforzato dallo stop allo Ius Soli e dalle opportunità legate alla nascitura legge elettorale, nella nuova casa Ap di via Cardinal di Rende abbonda l’ottimismo. “Sono cinque anni che ci danno per morti. Ma le campane non suoneranno neanche questa volta. La verità è che siamo l’unico partito nato in Parlamento ma capace di confrontarsi con il giudizio della gente. E ne siamo sempre usciti bene. Alle elezioni europee, alle regionali, alle recenti amministrative”.

Mostra i muscoli anche Luigi Barone, leader provinciale di Alternativa Popolare. “Quando è nato questo partito, l’allora Nuovo Centrodestra, nel Sannio potevamo contare sulla presenza di un ministro (Nunzia De Girolamo, ndr). Ora l’ex ministro è tornata in Forza Italia. Ma noi siamo ancora qui: vivi e fieri. Forti di un gruppo dirigente giovane che può contare sul vicepresidente della Provincia, sul sindaco di Limatola e sul presidente dell’Ato Rifiuti”. I profili di Francesco Maria Rubano, Domenico Parisi e Giovanna Tozzi. Presenti in sala al pari di Antonio Puzio, esponente alfaniano a palazzo Mosti, Mauro De Ieso, sindaco di Pago Veiano e Francesco Farese, coordinatore cittadino. Assente, invece, Mosé Principe, che pure di Alternativa Popolare è il responsabile organizzativo regionale. Una mancanza destinata ad alimentare le voci riguardo a una sua freddezza rispetto al proseguimento di questa esperienza politica.

Tornando ai presenti, per Barone è ormai prossima la sfida elettorale. Poco ci mancava che Maurizio Lupi e Gioacchino Alfano, leader regionale Ap, ufficializzassero già stasera la sua candidatura. Ma è questione di forma più che di sostanza: “Farei un torto a Luigi se dicessi stasera che sarà candidato. Mi limito a dire che non ci sarà un solo nome calato dall’alto. Punteremo su persone che hanno come punti di riferimento il territorio e la passione per la politica”.