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Benevento –  Un programma a favore di chi soffre di fragilità psichiche invalidanti. Si tratta di”Alzheimer Caffè”, il nome di un importante e significativo intervento promosso dalle associazioni Progetto Vita e Simposio, in collaborazione con il Comune di Benevento. Si tratta di una attività di formazione per colf e badanti che si trovano a dover affrontare una delle patologie più impattanti sulla vita di relazione ed affettiva.

L’obiettivo è quello di contrastare le solitudini involontarie, i fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, specie nella popolazione anziana, attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e partecipato. Si stima che nel Sannio gli anziani affetti da demenza senile siano 4750 e di questi circa il 50%, ovvero 2850 persone, sono affetti da Alzheimer. Si vuole coinvolgere principalmente chi affronta le fasi iniziali della patologia degenerativa.

“Caffè Alzheimer” cercherà di dare una risposta ai bisogni della famiglia, aiutando a combattere l’isolamento, le paure, la non conoscenza; inoltre, si attiverà per sostenere psicologicamente il malato e il familiare, ma anche i caregivers, i volontari e tutte le persone interessate alle problematiche legate alla memoria e alle malattie da demenza senile.

L’associazione Simposio attiverà uno sportello informativo e d’orientamento destinato ai malati e ai loro familiari.  Presente anche il sindaco di Apollosa nonchè past president delle Acli Benevento Danilo Parente.  La conferenza stampa di illustrazione del programma si è svolta in via Flora nella sede dell’Acli. Filiberto Parente, presidente “Simposio immigrati” ha sottolineato: “Faremo pedagogia popolare. Sarà un corso gratuito e prepararsi per avere anche una certificazione idonea. Puntiamo sul sociale di prossimità e ovviamente sulla cittadinanza attiva”.

La presidente provinciale dell’Acli, Maria Giovanna Pagliarulo, ha spiegato come si voglia puntare sulla prevenzione alla demenza senile. Supportare i familiari in un momento particolarmente duro, complesso e difficile e anche difendersi in qualche maniera. Ad illustrare le finalità del progetto è stato Lakis Pertsemlis, operatore e docente del progetto insieme a Stefania Ciullo, responsabile Acli Colf Patronato, che hanno spiegato l’intento di supportare in particolare le famiglie che fronteggiano la malattia dei propri cari. A concludere l’assessore comunale ai Servizi Sociali Carmen Coppola che ha parlato di un rapporto di sostegno e supporto alle famiglie: “Un’iniziativa lodevole e importante che vuole supportare le famiglie di chi ha a che fare con questa malattia”.