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Vitulano (Bn) – “La solennità della Santissima Annunziata è una festa molto importante per la Valle Vitulanese: l’antica tradizione vuole che nel giorno della festa i fidanzati si scambiassero il dono della famosa copeta (particolare tipo di torrone) per manifestare l’amore reciproco in segno di fedeltà e benevolenza. Nel corso della celebrazione di quest’anno abbiamo ripetuto questo gesto, semplice ma dal grande valore simbolico nel segno dell’amore reciproco che dovrà accompagnare la vita dei futuri sposi”. Così Fr. Izaias Rosa da Silva, Guardiano della Basilica della Santissima Annunziata e Sant’Antonio della Valle Vitulanese, a margine dei festeggiamenti che si sono conclusi ieri sera.

Quella dell’Annunziata è una festività molto sentita dalla comunità della Valle Vitulanese, che quest’anno ha visto anche il recupero anche dei festeggiamenti civili su impulso del Comitato che si è costituito lo scorso 13 febbraio e grazie alla preziosa collaborazione dei Comuni di Campoli del Monte Taburno, Castelpoto, Cautano, Foglianise, Tocco Caudio, Torrecuso e Vitulano. Basti pensare, così come racconta in molti scritti Padre Domenico Tirone, che la tradizione vuole che il 25 marzo 1440, San Bernardino da Siena giunse in Valle Vitulanese dove chiese al feudatario Giacomo d’Amore un pezzo di terra per costruire un convento a margine di un regio tratturo che attraversava la valle. Don Giacomo acconsentì concedendogli “tanta terra quanta ne avrebbe potuto raggiungere con il lancio di pietre”. Fra Bernardino si fece portare una fionda e, lanciando quattro sassi, delimitò un quadrato perfetto. Per l’allestimento della chiesa, inviò poi una tavola con l’Annunciazione, dipinta da alcuni allievi della scuola toscana.

Quest’anno – prosegue Fr Izaias – in accordo con il clero della Valle, abbiamo pensato di dedicare la giornata del 25 marzo alle coppie dei novelli sposi e ai futuri sposi che nel corso dell’anno vivranno il sacramento del Matrimonio, con una solenne celebrazione eucaristica che è stata presieduta dal Vicario foraneo Don Giovanni Rossi. Al termine della celebrazione abbiamo consegnato gli attestati di partecipazione alle coppie di fidanzati che hanno partecipato al corso prematrimoniale. È stato un bel momento di fraternità e di ritrovo per le comunità della Valle Vitulanese”.

Siamo davvero contenti – sottolinea il presidente del Comitato, Mario Buonoper l’entusiasmo e la gioia delle comunità della Valle Vitulanese che hanno accolto con stupore il ripristino dei festeggiamenti civili che da qualche anno erano caduti in disuso. Il nostro obiettivo è stato quello di predisporre un programma sobrio che potesse però piantare un seme per il futuro ripristinando quella che un tempo era un’importante festa nel nostro comprensorio, rafforzando quel senso di condivisione di cui c’è tanto bisogno tra tutti gli abitanti. Un grazie sincero va al Guardiano della Basilica e ai Frati Minori del Convento, al Vicario Foraneo, ai Parroci, alle tante persone che hanno contribuito alla buona riuscita dei festeggiamenti, a tutti gli abitanti della Valle. Voglio infine ringraziare pubblicamente i Sindaci e le Amministrazioni comunali che senza esitazione e con convinzione hanno offerto il loro patrocinio morale e finanziario per sostenere la realizzazione dei festeggiamenti. Quest’anno abbiamo avviato un percorso che speriamo possa proiettarsi verso il futuro per creare sempre maggiori occasioni di socializzazione finalizzate anche al recupero delle nostre antiche tradizioni”.