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“I dati del Ministero della Salute? Siamo noi, come Asl, ad inviarli, ogni mattina entro le 12. Non esistono dati diversi da quelli che ufficialmente l’azienda sanitaria locale trasmette quotidianamente alla Protezione Civile”. 

Così il direttore sanitario dell’Asl Benevento Maria Concetta Conte nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina in streaming. E dunque, il dato delle persone che nel Sannio hanno contratto il Covid-19 dal febbraio scorso, quando si manifestò il primo caso in assoluto, al 16 dicembre è pari a 4298, così come riporta la dashboard del Ministero.

Ma è questa una delle poche certezze emerse dal confronto tra i vertici dell’Asl, presente anche il direttore generale Gennaro Vole, e gli organi dell’informazione. Tecnicismi della dirigenza e soprattutto la scarsa qualità del collegamento rendono arduo, a chi vi scrive, spiegare le ragioni della discrepanza – su cui pure si è soffermata la dottoressa Conte – tra le comunicazioni quotidianamente fornite dal Ministero e dalla Asl: “Per evitare confusione, comunque, – ha precisato il direttore sanitario – da oggi forniremo un dato allineato. Per diverse settimane abbiamo seguito una metodologia di comunicazione diversa che ha generato l’equivoco. Ma il controllo della situazione epidemiologica non è mai sfuggito perchè, ribadisco, i dati forniti dal Ministero sono i nostri”. Quindi, ripetiamo, 4298 contagiati nel Sannio per circa 37mila tamponi effettuati.

Qualcosa in più capiremo, con ogni probabilità, nei prossimi giorni quando sarà terminata l’opera di revisione di tutta la documentazione in possesso dell’Asl dallo scorso febbraio.

Per il resto, la conferenza stampa è stata utile – a Volpe – per fare il punto della situazione su quanto accaduto nel 2020.

“Un anno terribilmente condizionato dall’esplosione della pandemia. La seconda ondata, in particolare, si è fatta sentire in maniera importante anche sul nostro territorio. Ed è per questo che il solo pensiero di una terza ondata, a gennaio, fa paura. Per questo l’invito a tutti è a tenere alta l’attenzione”.

In attesa, ovviamente, del vaccino: “Partiremo il 15 con gli operatori sanitari e i pazienti delle Rsa (in realtà oggi il ministro Speranza ha ‘anticipato’ al 27 dicembre l’inizio della campagna di vaccinazione, ndr). Per questa primissima fase abbiamo richiesto 8mila dosi e lavoreremo fianco al fianco con l’ospedale San Pio che sarà punto di stoccaggio”.