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Il calcio regala emozioni, rivalità, amici che diventano nemici durante le partite e persino lacrime di gioia o di amarezza. Il calcio, visto dai tifosi, è pura passione che spesso e volentieri va oltre la quotidianità, dimenticando i problemi che la vita ci riserva ogni giorno. In quei 90 minuti esiste solo la squadra per cui si fa il tifo. Ma oltre questo esiste un altro valore, quello umano. Le rivalità a volte possono sfociare in episodi negativi, basti vedere cosa accade negli stadi, quando l’inciviltà e la violenza purtroppo prendono il sopravvento. Oggi, però, raccontiamo una bella storia. Una lezione di vita e di sport che arriva da due amici. Una di quelle storie che fanno amare ancora di più lo sport, e in particolare il calcio. Due amici veri, ma di fede calcistica opposta: Luigi e Ivan un napoletano e un atalantino.  Nel giorno di Atalanta-Napoli, sfida caricata di tensioni, i due si sono dati appuntamento per recarsi allo stadio insieme. “Sono emozionato. Grazie al mio amico tifoso dell’Atalanta. Mi ha fatto una bella sorpresa! Per me lo sport è così ovvero condivisione in amicizia per la nostra passione. Buona Giornata a Tutti. Forza Napoli”, così Luigi sul proprio profilo social.

Ivan Motta ha 47 anni, abita in provincia di Lecco, con la passione per l’Atalanta fin da piccolo: ha l’abbonamento in Curva Nord da 25 anni ed è iscritto al Club Amici dell’Atalanta di Boccaleone. Luigi Fusco ha 41 anni, di Sant’Agata de’ Goti,  tifoso e abbonato del Napoli, con una disabilità: è audioleso, sordo, un problema ben noto a Ivan per averlo vissuto nella propria famiglia. I due si sono conosciuti grazie al calcio e subito si è instaurata un’amicizia. “Un’amicizia nata per caso, – si legge sulla pagina del Napoli Club Valle Telesina – in occasione di Napoli Milan, quando Ivan, in trasferta a Cerreto Sannita per sistemare la casa dei suoi genitori, decide di venire al San Paolo in pullman col nostro Club. In quell’occasione conosce Gigi. Comunicano attraverso quel linguaggio dei segni che Ivan conosce bene. Tra loro nasce un’amicizia che va ben oltre i colori, le rivalità, accomunati solo dalla passione di sostenere ognuno la propria squadra del cuore. Quel giorno Luigi confida a Ivan di voler provare l’emozione di una trasferta a Bergamo per seguire il suo Napoli, ma anche di temere l’ambiente avversario. Comunicano attraverso quel linguaggio dei segni che Ivan conosce bene. Tra loro nasce un’amicizia che va ben oltre i colori, le rivalità, accomunati solo dalla passione di sostenere ognuno la propria squadra del cuore. Ivan lo prende in parola e questa sera andranno insieme alla partita: uno si dirigerà in Curva Nord, l’altro nel settore riservato ai supporter partenopei. Ognuno nel suo spazio a fare il tifo per i propri colori, la passione di una vita per entrambi. Questa mattina, insieme sono partiti direzione Bergamo. In un momento in cui sempre più spesso, il tifo per la propria squadra degenera in odio per gli avversari attraverso striscioni, scritte, cori che nulla hanno a che fare coi valori dello sport, questa è la risposta che a noi piace di più.  Si allo sfottó e al sano campanilismo, no al razzismo e alle discriminazioni”.