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Benevento – Nella serata conclusiva del Bct ai Giardini della Rocca dei Rettori si è tenuta la seconda anteprima nazionale. Questa volta, ad intrattenere il pubblico, è toccato al film di Gianni Costantino “Sposa in Rosso”. Un film che racconta di un malinteso trasformatosi in una truffa meravigliosa e romantica. Una storia che lascia lo spettatore con un senso di allegra amarezza che ti fa stare per tutto il tempo della proiezione con un sorriso stampato sul volto. Un film difficile da incasellare in un genere ben definito a detta del regista, che però si avvicina molto ad una commedia d’amore corale.
Scritto nel 2019, la sua realizzazione è poi slittata a dopo l’inizio della pandemia. Girato tra Malta e la Puglia non manca di mostrare scorci incantevoli. 
Nella conferenza tenutasi nel pomeriggio di ieri gli attori si sono detti tutti molto entusiasti della sceneggiatura affermando che non è così scontato che uno sceneggiatore riesca a cucire, come in questo caso, il personaggio sull’attore.
Parlando di attori, il film vede un cast di tutto rispetto con protagonisti della storia Sarah Felberbaum lo spagnolo Eduardo Noriega, ma anche Massimo Ghini assente per covid, Anna Galiena, Cristiana Donadio, Roberta Giarrusso e Maurizio Marchetti. 
Il regista, nella breve intervista tenutasi prima della proiezione si è raccontato molto emozionato di mostrare sul grande schermo per la prima volta il suo film nella città di Benevento, ricordando di quando in passato, fino all’adolescenza, veniva a Sant’Agata dei Goti per trascorrere del tempo con i suoi parenti.
Una storia con delle punte di verità, una commedia dei sentimenti che però di sentimentale non ha molto.
Un film piacevole da vedere con un’ottima performance da parte di tutti gli attori come quella di Eduardo Noriega che, nonostante la difficoltà della lingua imparata in pochissimo tempo, è riuscito a dare prova delle sue doti attoriali. Il film è in uscita il 4 agosto in tutte le sale italiane. 

                     

                                                                                        di Valentina Scognamiglio