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Una commistione tra linguaggi per una musica incisiva, ribelle, dissidente. La voce di M’Barka Ben Taleb viene modulata in arabo, francese, napoletano ed accosta tradizioni diverse offrendo al pubblico uno spettacolo letteralmente senza confini. “Sono in Italia da 40 anni, ma non ho perso la mia identità tunisina: d’altronde oggi viviamo in un villaggio globale e viene quindi naturale esprimersi liberamente in più linguaggi” spiega l’artista al termine del concerto in piazza Roma in occasione della giornata di apertura della 44esima edizione di Benevento Città Spettacolo.

Tempo addietro l’amore l’ha condotta a risiedere per ben undici anni nel capoluogo sannita, instaurando un legame speciale con la città e con i suoi abitanti, molti dei quali ieri si sono riuniti in piazza per ascoltarla. Qui è nato il suo unico figlio Fadhel, e M’Barka, con un pizzico di nostalgia, formula un auspicio: “Benevento è bellissima. È una città d’arte, ricca di storia e spero che un giorno avrà maggiore visibilità, è ciò che merita e che le manca davvero”. Al territorio sannita la Ben Taleb ha dedicato il brano ‘Alto Calore’, scritto nel 2005, un “grido” lo ha definito, un inno all’acqua, elemento prezioso e insostituibile che va tutelato. 
Coadiuvata sul palco da ottimi musicisti – Arcangelo Michele Caso, Raffaele Vitiello , Gianluca Mercurio, Alessandro De Carolis, e le coriste Marta Carbone e Sara Musella – M’Barka Ben Taleb ha spaziato all’interno del proprio orizzonte espressivo offrendo tra l’altro particolari versioni in veste arabeggiante di ben noti successi partenopei, come ‘Indifferentemente’, ‘Nun te scurdà’ (che ha inciso con Raíz), ‘Guaglione’ (inserito nelle colonna sonora del film “Non c’è più religione”, con Alessandro Gassman e Claudio Bisio) ‘Tammurriata nera’, ma anche brani della tradizione popolare tunisina come ‘Sidi Mansour’. 

L’eclettica cantante e percussionista vanta numerose e significative collaborazioni con artisti del calibro di James Senese, Eugenio Bennato, Enzo Gragnaniello, Enzo Avitabile e tanti altri. Notevoli le esperienze in ambito cinematografico: M’Barka ha preso parte a ben otto film, tra cui “La stanza dello scirocco” con Giancarlo Giannini (che le ha permesso di vincere un disco d’argento) “Gigolo’ per caso – Fading Gigolo” al fianco di attori del calibro di Woody Allen, Sharon Stone, Vanessa Paradis, “Passione” regía di John Turturro con la sceneggiatura di Federico Vacalebre, film di successo per il quale le è stato attribuito, nel 2011, il Gladiatore d’Oro. “Sono tante le esperienze in questo settore che ricordo piacevolmente, tra cui il lungometraggio “Toto’ Sapore e la magica storia della pizza” con i fratelli Bennato” conclude.