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Benevento –  Sono trascorsi 39 anni dal terribile attentato in cui persero la vita a Napoli l’assessore al lavoro della Campania, Raffaele Delcogliano, e il suo autista Aldo Iermano. Due terroristi delle Brigate Rosse, a bordo di una moto, colpirono a morte i due. Questa mattina, in occasione dell’anniversario del tragico evento, si è tenuta la commemorazione nella villa comunale del capoluogo, ai piedi del monumento a loro dedicato. 

Il Sindaco Mastella e l’associazione Libera, nella persona del referente Michele Martino, hanno ricordato Delcogliano e Iermano in un momento di puro raccoglimento: “Dobbiamo far memoria della signorilità che Raffaele Delcogliano aveva nello svolgere il suo ruolo politico – ha detto Martino -. Una signorilità che dovrebbe essere da esempio per chi opera attualmente nello stesso campo. Bisogna tenere alta l’attenzione su alcuni temi che non devono rappresentare una moda dialettica, ma generare riflessioni serie. Non devono sfuggirci gli atti intimidatori, va premiato il coraggio di chi li denuncia. Il 27 aprile è il giorno in cui ricordiamo Delcogliano e Iermano, in cui teniamo viva la memoria, ma in realtà qualcosa va fatto tutti i giorni attraverso gli atteggiamenti con i quali viviamo la nostra quotidianità”. 

“C’è un rapporto di fedeltà e di riconoscenza che la città ha nei confronti di Delcogliano e Iermano – ha detto Mastella -. Invito tutti quanti noi a considerare le ragioni per le quali furono uccisi e a recuperare i valori di dignità e di rispetto sui quali una democrazia è improntata. Maggioranza e minoranza non hanno importanza, l’importante è riconoscersi in un’idea nella quale c’è rispetto per le opinioni altrui anche se non ci si riconosce fino in fondo in quel pensiero. E’ un momento rievocativo molto importante per Benevento e per l’intero Paese perché rimanda a un periodo in cui l’Italia fu messa sotto scacco dalla furia delle Brigate Rosse”.

“E’ dovere delle Istituzioni ricordare il sacrificio supremo di Raffaele Delcogliano,  impegnato quotidianamente e fino alla fine per tutelare la legalità, la correttezza amministrativa e la democrazia contro gli attacchi delle mafie, e di Aldo Iermano, che anche prima di morire provò a difendere il suo amico dal fuoco dei terroristi – dichiara invece il presidente della Provincia, Di Maria Il loro esempio ed il loro senso del dovere non saranno mai dimenticati: erano gli stessi valori che animavano il Carabiniere Tiziano Della Ratta, nativo di Sant’Agata de’ Goti, caduto da eroe, anche lui il 27 aprile, ma otto anni or sono, per difendere tutti noi dalla criminalità. A questi nostri concittadini sanniti va il nostro deferente pensiero”.