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E’ la giornata di Alfonso Bonafede. Il ministro della Giustizia del governo Conte dovrà ‘guardarsi le spalle’ dalla mozione di sfiducia in discussione in parlamento. Il dibattito al senato è in corso in questi minuti e dopo l’intervento di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, l’esponente grillino appare avviato a una conferma. Esito previsto, tra l’altro, dal sindaco di Benevento Clemente Mastella ieri intervistato nel corso della trasmissione Lombardia Nera in onda su Antenna 3.

Si salverà, Bonafede, ma non per meriti. Così almeno la pensa l’unico sannita ad aver occupato la poltrona più prestigiosa del dicastero di via Arenula. Per l’ex Guardasigilli, infatti, Bonafede andrebbe semplicemente “preso a calci in c… “.

“Uno cosi, con quello che ha fatto – dice Mastella – evidente che è un incapace: mai vista una approssimazione e un dilettantismo di questo tipo. Ho parlato bene di altri ministri di questo Governo, non ho pregiudizi, ma fare il ministro della giustizia come si dice dalle mie parti non è cosa sua”.

Quanto all’esito del dibattito parlamentare, Mastella si sbilancia al punto da sfidare la stampa: “Finirà a tarallucci e vino. Non cade il Governo, se dovesse cadere non intervistatemi più perché significa che non capisco più un cavolo e che ho perso la mia esperienza politica”.