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Benevento – Cristian Bucchi torna a parlare e lo fa nuovamente davanti alle telecamere. Il neo tecnico del Benevento è stato ospite questa sera negli studi di Sportitalia, subito stuzzicato sulla possibile partenza di Nicolas Viola. “Parte? Puntavo molto su un giocatore forte come lui, mi dispiace ma non so nulla in merito”, ha commentato così l’allenatore la voce di mercato che vorrebbe il giocatore in partenza, destinazione Chievo. In entrata, invece, i sogni sono due pupilli di Bucchi: “Dezi e Di Carmine sono calciatori che stimo e che avrei piacere di allenare ma appartengono ad altre società. In rosa ho calciatori di altissimo livello in quei ruoli“.

BerardiE’ pronto per il grande palcoscenico, ha avuto delle difficoltà nell’ultimo anno perché è arrivato tardi in ritiro a causa dell’Europeo Under 21 e a causa degli infortuni. Ha dovuto rincorrere la migliore condizione, per questo la sua stagione non è giudicabile. Credo sia arrivato il momento di lasciare Sassuolo, paradossalmente questo può essere il momento migliore, potendo ritrovare un tecnico come Di Francesco che lo ha lanciato. Ha qualità incredibili, credo tanto in lui. Roma, come piazza, potrà aiutarlo a esprimere il suo talento, potendo giocare anche la Champions.

Perin – A quei livelli l’atteggiamento fa la differenza, la Juventus avrà fatto le sue valutazioni e chi resterà fuori dovrà accettare il ruolo di dodicesimo.

Politano – Un ragazzo e un calciatore straordinario. E’ cresciuto tantissimo e sarebbe un ottimo acquisto per l’Inter. Predilige giocare da esterno destro, a piede invertito, ma ha imparato a fare anche la seconda punta. Per me quando parte da destra e si accentra sul sinistro diventa micidiale. E’ maturato nonostante sia ancora giovane, è pronto per un grande club.

Sagna – Ha espresso lui il desiderio di restare, ne ha parlato con il presidente prima del mio arrivo. Sarei contento di allenare un grande campione come lui.

Sassuolo – Il silenzio in certe situazioni è una forma di rispetto per la proprietà, che mi ha dato una grande occasione, per i calciatori, che hanno dato tutto sotto la mia gestione, e per il nuovo staff, che merita serenità. Quando c’è un cambio è normale che qualcosa non vada. Dell’esperienza a Sassuolo vorrei solo precisare che eravamo quintultimi, quindi salvi, quando sono andato via e che con me hanno debuttato due ’99 e hanno giocato con costanza Adjapong, Lirola, Sensi e Mazzitelli. Ho dato spazio ai giovani, quasi tutti italiani, che saranno il futuro del Sassuolo. Sul pianto tecnico-tattico avevamo problemi in fase realizzativa e ho dovuto cambiare modulo, considerando la stagione di Berardi e i problemi di Falcinelli e Matri. Ho scelto un 3-5-2 meno offensivo ma più idoneo al campionato del Sassuolo, una squadra che in estate aveva perso elementi come Pellegrini e Defrel.

Iachini – Amo valutare il mio di lavoro, lui ha fatto bene riuscendo a raggiungere la salvezza ma ha dovuto superare dei momenti di difficoltà. Fa tutto parte di un percorso, è stato bravo come lo sono stati i calciatori e la società.

Errori – E’ ovvio che quando le cose non vanno sono stati commessi degli errori, ma io vado alla ricerca dei miei. Questa esperienza mi è servita per capire diverse cose e per poter lavorare su me stesso. Credo nelle occasioni e nelle situazioni, non nelle scalate veloci. Il Benevento lo considero un passo in avanti, ho trovato emozioni che non provavo da tempo, me le hanno fatto vivere Vigorito e la sua famiglia nonostante il breve periodo. Mi hanno fatto sentire vivo e spero di poter ricambiare.

Varnier – Un ottimo calciatore, già lo scorso anno lo ritenevo tra i migliori insieme a Bonifazi e Mancini. E’ uno dei giovani più interessanti.

Squinzi – Non sono deluso ma è ovvio che se vuoi stare a certi livelli devi investire. Angelozzi non è il problema del Sassuolo, purtroppo abbiamo condiviso una parentesi difficile. Il mancato passaggio di Matri al Parma non mi ha intristito, con Alessandro non ho avuto problemi.

Sogno – Ritornare in serie A con una società e una piazza come Benevento, hanno dimostrato di poterci stare a certi livelli e sono stati una delle cartoline più belle dell’ultima stagione. Sarà un campionato difficile il prossimo ma potremo dire la nostra.

Colleghi – Stimo Di Francesco e Pioli, ma tutti i tecnici che mi hanno allenato mi hanno trasmesso grandi cose. Ventura? Un allenatore straordinario, punto. Gattuso è bravo e ha personalità, è l’uomo giusto al posto giusto.