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Cambia il direttore d’orchestra, non cambia lo sparito. La musica, per il Benevento, è sempre la stessa. A Cagliari la formazione giallorossa incassa l’undicesima sconfitta stagionale. La sentenza per una Strega ordinata, volenterosa e nulla più, si chiama Gianluca Lapadula. L’uomo d’area di rigore che servirebbe come l’aria ai sanniti punisce la formazione di Stellone, bissando il gol dell’ex segnato all’andata al “Ciro Vigorito“. Un ko che non si può giustificare solo con le assenze: se il Benevento poteva lamentare defezioni importanti, il Cagliari non era affatto da meno. I rossoblù, tra l’altro, hanno chiuso la gara in dieci, trovando il gol decisivo con un uomo in meno. Neanche la superiorità numerica, insomma, è bastata per evitare la sconfitta.

Stellone riparte dal 3-5-2, marchio di fabbrica di una stagione complicata per il Benevento. Le novità sono rappresentate da Foulon a sinistra e Simy partner d’attacco di La Gumina. Ranieri ritrova Mancosu, il trequartista è l’unica variante in un undici guidato in avanti da Lapadula e Prelec.

Il giovane sloveno ha l’occasione migliore in un primo tempo bloccato e giocato meglio dal Cagliari. Sull’assist di Mancosu, il 21enne brucia la retroguardia giallorossa sbagliando a tu per tu con Paleari. Il Benevento viaggia a fiammate, senza mai portare conclusioni degne di note verso la porta di Radunovic. Paleari, invece, osserva terminare sul fondo la girata di Mancosu e deve metterci i guanti sul tentativo di Lella, entrato al posto dell’infortunato Kourfalidis.

Nella ripresa il Cagliari si ripresenta in campo senza Mancosu, l’uomo in grado di accendere la luce e gli effetti si vedono. Sembra avere uno spirito diverso il Benevento, pericoloso con Foulon e Improta. Un’illusione cancellata da Lapadula, il peruviano si carica il Cagliari sulle spalle impegnando Paleari con un rasoterra. Il rosso ad Altare, per somma di ammonizioni, “rischia” di cambiare le sorti di una partita decisa dal “Bambino delle Ande“. Su un tiro dalla bandierina, Lapadula si giova dell’inspiegabile marcatura di Jureskin, anticipando il croato e battendo Paleari. Un eccesso di zelo da parte della Strega, quello di affidare la marcatura dell’attaccante migliore a un uomo di fascia, avendo tre centrali in campo. Errori che si pagano caro come è capitato, rendendo vano l’assalto finale che porta al gol di Pettinari annullato per evidente fallo di mano. La Strega crea altre due potenziali occasioni con Improta e Tello, mostrando almeno una reazione di rabbia e la voglia di non arrendersi alla sconfitta. Una piccola consolazione per Stellone che dovrà ripartire da questi fattori per preparare lo scontro diretto con il Brescia.

Cagliari-Benevento 1-0

Reti: 31’st Lapadula

Cagliari (3-4-1-2): 1 Radunovic; 15 Altare, 4 Dossena, 33 Obert (37’st 3 Goldaniga); 28 Zappa, 29 Makoumbou, 39 Kourfalidis (19’pt 23 Lella), 37 Azzi; 5 Mancosu (1’st 77 Luvumbo); 9 Lapadula, 20 Prelec (19’st 19 Millico). A disp.: 18 Aresti, 12 Lolic, 24 Capradossi, 35 Griger, 80 Delpupo. All.: Claudio Ranieri

Benevento (3-5-2): 21 Paleari; 55 Veseli (34’st 3 Letizia), 33 Leverbe (45’st 6 Kubica), 31 Tosca; 16 Improta, 8 Tello, 4 Acampora, 7 Karic (34’st 80 Koutsoupias), 18 Foulon (20’st 11 Jureskin); 20 La Gumina, 25 Simy (20’st 9 Pettinari). A disp.: 12 Manfredini, 22 Lucatelli, 17 Agnello, 30 Basit, 36 Perlingieri, 79 Sanogo, 96 Capellini. All.: Roberto Stellone

Arbitro: Simone Sozza di Seregno

Assistenti: Dario Garzelli di Livorno e Antonio Severino di Campobasso

IV ufficiale: Enrico Maggio di Lodi

Var (AVar): Francesco Fourneu di Roma 1 (Salvatore Longo di Paola)

Ammoniti: Altare, Millico, Dossena per il Cagliari, Veseli, La Gumina per il Benevento

Espulsi: al 28’st Altare per s.a.

Note – Recupero: 3’pt, 4’st. Angoli: 8-3 per il Cagliari. Fuorigioco: 3-2 per il Benevento

Cagliari-Benevento, le pagelle: L’incapacità di pungere nega ogni possibilità di vittoria