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Una richiesta, quasi un’esigenza da parte di chi la Valle la vive e vorrebbe potesse rappresentare più di quanto non lo sia già. Per questo, la raccolta firma lanciata da Sebastian Limata, agronomo ed esponente di Forza Italia, ha subito fatto segnare un’impennata di consensi. Quasi raggiunta la prima soglia delle 25 sottoscrizioni per permettere il campeggio e il bivacco sul Taburno Caposauro, vera perla del Sannio e della Campania.

La motivazione è spiegata all’interno della petizione:

“La fruizione turistica della montagna è uno dei pochi punti di forza della valle che svolta con le opportune attenzioni può dare grandi possibilità al territorio, basti pensare al parco avventura o altaquota che nel concreto dà opportunità lavorativa a qualche giovane e nello stesso tempo fa vivere la montagna in maniera corretta. In valle vitulanese la demografia è fortemente in calo, i giovani scappano per opportunità lavorative altrove e se continuiamo di questo passo contribuiamo solo alla desertificazione.

Vero è che bisogna incrementare le visite anche nei centri urbani con la nascita di vari strutture ricettive negli ultimi anni, ma il trekking e il bivacco riguardano persone principalmente del luogo maggiormente adolescenti; Fino agli anni scorsi, bastava fare una richiesta al comune su dove posizionare una tenda per qualche notte (principalmente le notti di san Lorenzo o vigilia di ferragosto) oggi tutto ciò diventa difficile. Perché l’ente parco complica la procedura, a quale scopo?

Voglio ricordare che l’anno scorso c’è stato un evento di 900 scout da tutta la Campania soprattutto in “zona A” nel pianoro di Camposauro!! Si fanno due pesi e due misure?

Partendo dal presupposto che tutelare non significa “NON usufruire” ma bisogna godere dei beni in maniera razionale e scientifica; dire NO a prescindere non porta benefici a nessuno!

È facile gestire qualcosa di già ben gestito come accade a Camposauro (grazie alla protezione civile) poiché quasi totalmente ricade nel comune di Vitulano …perché l’ente parco non prende esempio e svolge la stessa funzione su Taburno? Probabilmente la questione è più complessa, forse perché ci sono più comuni e più vie d’accesso, infatti la probabilità di trovare rifiuti è maggiore. 

Nel concreto, la gestione dovrebbe essere fatta per la manutenzione dei canali di scolo limitando l’erosione degli apparati radicali della faggeta, o ad esempio ripristinare gli impianti delle fontane, come già esplicitato in un video del 2015. Salire in montagna con giacca e cravatta per farsi le foto con i carabinieri forestali non porta valori aggiunti al territorio o come firmare documenti per gemellaggi o incremento turistico serve a poco, se poi si tagliano le gambe a chi nel concreto fa, o mantiene pulita la montagna come la protezione civile che all’alba di tutte le mattine estive va in giro a raccogliere sacchi di rifiuti, che aimè, inevitabilmente può capitare vista la vasta fauna selvatica l’apertura di qualche sacco”.