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Benevento – Le parole di Fabio Cannavaro al termine della sfida di campionato che ha visto il Benevento ospitare il Genoa. L’allenatore partenopeo ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo al “Ciro Vigorito” per affrontare la formazione di Alberto Gilardino. Questi i temi affrontati dal tecnico della Strega nel post partita.

Carattere – Sotto il punto di vista del lavoro, della professionalità non ho mai avuto un segnale negativo. Dobbiamo capire i momenti, è una costante di questa squadra avere il braccino o paura. Questo non ti permette di gestire bene determinate situazioni, di prendere gol al novantesimo. E’ un peccato perché il loro sforzo è incredibile. Altre squadre, che non fanno due passaggi, riescono a portare a casa punti. E’ un peccato perché abbiamo messo sotto una squadra forte nel secondo tempo, ma dobbiamo capire di dover avere fame al novantesimo, commettiamo errori che ci fanno male. Tolta la gara col Perugia, la prestazione c’è sempre stata. Il rammarico è tanto perché questo è un gruppo sano, la partita anche i giovani se la giocano ma dobbiamo fare il salto di qualità perché servono punti.

Prestazione – Ho dovuto alzare Acampora nel primo tempo perché non riuscivamo a prendere il loro play. Affrontavamo una squadra forte, per troppa generosità siamo andati avanti e non riuscivamo ad accorciare. Non è possibile prendere gol ogni contropiede. Questa è una squadra che alla prima occasione viene castigata. La concentrazione deve triplicare ogni partita, dobbiamo toglierci la paura.

Responsabilità – Non penso di non avere colpe, mi devo mettere sempre in prima fila. Se non trovo la giusta soluzione la colpa è mia, sono il primo responsabile. Preferisco che la gente contesti me, i giocatori lasciamoli stare perché vi garantisco che fanno il massimo. Questa squadra fatica a fare gol, devo essere io bravo nelle condizioni di farli. Questa squadra è già mentalmente fragile, dobbiamo restare uniti.

Tifosi – Se c’è armonia a me fa piacere, non posso pensare che questa situazione sia figlia di un distacco con la tifoseria. E’ giusto che ci sia malcontento, ma io devo pensare al campo. I giocatori devono capire che la partita si gioca sul campo, devo pensare ai miei ragazzi.

Mercato – Abbiamo analizzato la situazione, il mercato di gennaio non può regalarti cose importanti. Dobbiamo migliorare in qualche situazione, vanno chiuse.

Forte – E’ un attaccante e soffre quando non fa gol. A Cosenza è stata una mia scelta perchè aveva avuto un’operazione al naso, si era allenato ma non mi aveva convinto. Oggi l’ho fatto giocare, gli ho detto che abbiamo quattro, cinque attaccanti che non riescono a fare gol e adesso devono ragionare da squadra e non a livello individuale. Io ragiono da squadra e anche loro devono fare lo stesso.

Fragilità – Le difficoltà sono aumentate visto quello che abbiamo lasciato per strada. Sotto il punto di vista degli episodi facciamo ancora troppa fatica.

Ritiro – Non andremo in ritiro. Andare a Venticano l’ho deciso io visti i risultati casalinghi, non è stato punitivo. Volevo dare un segnale a noi stessi. 

Infortuni – Non mi interessano infortunati e squalificati, anche oggi con quelli che avevamo potevamo fare meglio. Foulon non sarà squalificato, spero di recuperarne altri. Abbiamo dovuto modificare il modulo, dobbiamo capire che al di là di tutto dobbiamo avere più fame di risultati, capire il momento delle partite. Ci manca sempre l’ultima scelta, è normale che poi serve anche una crescita a livello individuale.

Fiducia – Questo è il mio lavoro, quando non arrivano i risultati sono il primo a pagare. Io sono il primo a crederci, dopo Como fu un gesto dovuto a Pasquale. So che questa situazione non può durare perché so che i ragazzi ci stanno male, so come lavoro e si impegnano. Oggi c’era troppa differenza con il Genoa, hanno investito più di noi, nonostante questo abbiamo fatto un tempo ciascuno. Quando le stagioni nascono storte è dura, si finisce col pagare i particolari ma noi dobbiamo andare avanti. Rispettiamo la contestazione, ma dobbiamo andare avanti a testa alta.

Manovra – Vedo una squadra che prova a giocare, qualcosa di positivo si è visto. Non è facile uscire dalla pressione del Genoa e noi ci siamo riusciti. Dobbiamo migliore negli ultimi trenta metri, è là che dobbiamo fare il salto di qualità.

Morale – Sono arrabbiato perché abbiamo regalato quattro punti. Non posso rimproverare nessuno nello spogliatoio perchè hanno dato il massimo. Dobbiamo capire che le partite bisogna portarle a casa. Dobbiamo capire che dobbiamo tirare, poi va in tribuna la palla ed è colpa mia. Mi sono arrabbiato con Karic nel primo tempo che ha avuto un’occasione e non l’ha sfruttata.