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La prima settimana di mercato per il Benevento è servita per la semina. I frutti non sono ancora maturi, per il direttore sportivo Pasquale Foggia non è ancora giunto il momento del raccolto. Lo attende con ansia Fabio Cannavaro nel ritiro di Roma, dove il tecnico giallorosso ha iniziato a preparare il girone del riscatto. Dopo il giro di boa, l’allenatore rientrato in Italia dopo le esperienze asiatiche si augura di ottenere maggiori soddisfazioni alla guida della Strega.

Motivo che ha indotto lo staff tecnico a organizzare una settimana di lavoro nella tranquillità del Mancini Park Hotel, lontano da distrazioni e occhi indiscreti. Una condizione fisica da limare e meccanismi da oleare, per poter ammirare in campo una squadra che solo a tratti ha rispecchiato idee e pensieri del proprio condottiero.

Da lunedì, Schiattarella e compagni inizieranno a mettere nel mirino la trasferta di Cosenza, prima sfida del nuovo anno. Si ripartirà dal “San Vito-Marulla”, contro l’ultima della classe. Una gara da affrontare molto probabilmente senza volti nuovi, ma con i giocatori che dal 4 gennaio stanno correndo e sudando nella Capitale. Tutti tranne cinque, perché per Cannavaro il 2023 partirà all’insegna dell’emergenza, fastidiosa compagna di viaggio della prima parte di stagione. In Calabria non ci saranno gli infortunati Letizia e Vokic e all’appello mancheranno anche Acampora, Tello e Viviani, tutti fermati per un turno dal Giudice Sportivo.

Scelte obbligate a centrocampo per l’ex pallone d’oro, in attesa che il calciomercato si sblocchi e arrivino i rinforzi auspicati. Trattative iniziate a rilento come prevedibile, di soldi ne girano pochi e i due turni ravvicinati di serie A non hanno certo facilitato gli affari. Probabile che già nella prossima settimana il conto delle fumate bianche inizi a lievitare.

Conta di annunciarne qualcuna anche Pasquale Foggia, con il Benevento che può fare affidamento su due slot “over” liberi in lista ma che dovrà inevitabilmente tenere conto dell’organico ampio e del bilancio. Qualche operazione andrà conclusa in ogni caso, per soddisfare le richieste di Cannavaro, le altre dovranno tenere conto delle uscite.

Come, ad esempio, la suggestione che porta al grande ex Massimo Coda. Costretto a rincorrere nelle gerarchie di Gilardino, il bomber di Cava de’Tirreni non si opporrebbe a una cessione, ma tra il dire e il fare ci sono tanti tasselli da sistemare. Solo l’estate scorsa il Genoa ha sborsato un milione e 500mila euro per strappare al Lecce il capocannoniere dell’ultima serie B, seducendolo con un triennale da 800mila euro stagione. Cifre astronomiche per quasi tutti i club cadetti, Benevento compreso che dovrebbe alleggerire il monte ingaggi con la partenza di Forte e, magari, anche con quella di Simy.

Arrivare all’ “Hispanico”, tra l’altro, potrebbe dar vita a un gioco di incastri. Coda ha infatti cambiato procuratore, passando da Beppe Galli a Romualdo Corvino, figlio di Pantaleo, responsabile dell’area tecnica del Lecce. Il Benevento ha volto uno sguardo interessato in casa salentina, dove il polacco Marcin Listkowski è destinato a lasciare l’organico di Marco Baroni. I rapporti con il presidente Sticchi Damiani sono buoni, ma a Foggia non dispiacerebbe avere una carta ulteriore da potersi giocare al tavolo delle trattative per sbaragliare la concorrenza.