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Benevento – Le parole di Fabio Caserta al termine della gara di Serie B che ha visto il Benevento ospitare l’Ascoli. L’allenatore calabrese ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo al “Ciro Vigorito” per affrontare la formazione di Andrea Sottil. Questi i temi affrontati nel post partita dal tecnico della Strega.

Partita Il calcio vive soprattutto di episodi. Non abbiamo fatto un buon primo tempo ma abbiamo creato due palle gol limpide. Più passa il tempo e più diventa complicato poi, soprattutto per noi che avevamo l’esigenza di vincere. Il secondo tempo siamo partiti forte, poi è mancata la reazione dopo il loro gol, questo non è mi piaciuto. Abbiamo fatto un passo indietro rispetto a Lecce, dobbiamo fare tutti un mea culpa e pensare da domani alla prossima gara di campionato. Così non va bene.

MancanzeLa mancanza di elementi importanti l’abbiamo pagata, prima della sosta la squadra stava bene dal punto di vista fisico e mentale. A mio avviso la trasferta di Ferrara ci ha condizionato, la squadra ha perso convinzione e certezze. Abbiamo accusato l’assenza di elementi importanti che ti davano equilibrio e gamba. Lapadula è stato un giocatore importante, non è stata una scelta della società o del sottoscritto, è stata una scelta del calciatore. Bisogna andare avanti e ritrovare quell’equilibrio che sta mancando.

ReazioneNon c’è stata, possiamo anche andare in svantaggio poi però ci sarebbe dovuta essere una reazione che è mancata. Questa è una nota negativa.

InvoluzioneLa squadra aveva trovato un equilibrio, poi sono venuti meno giocatori che in quel momento stavano facendo bene. Questa è una cosa che stiamo pagando. Oggi sicuramente la manovra non è stata fluida, c’è poco da salvare da questa gara. Capisco i malumori, quando le cose vanno male è giusto prendersi i fischi che fanno parte del gioco. Al di là del risultato e della prestazione, la mancata reazione è stato l’aspetto peggiore.

Panchina Le scelte iniziali sono state dettate dal voler gestire determinati giocatori. Improta viene da un infortunio e non stava bene dal punto di vista fisico, avevo paura si fermasse di nuovo. Sapevamo che Farias non aveva i novanta minuti nelle gambe, ho preferito farlo giocare dall’inizio perché non ha ancora nelle gambe la possibilità di saltare l’uomo, dopo mezz’ora era già andato dal punto di vista fisico. Oggi, però, è mancata la cattiveria agonista vista ad esempio a Lecce. Probabilmente siamo venuti meno dal punto di vista mentale. E’ normale vedere tutto nero, ma questi sono gli stessi ragazzi che hanno fatto una grande prestazione al Via del Mare. Voglio tornare a rivedere quella squadra.

RitiroPenso possa fare bene un po’ a tutti, potremo stare insieme, lavorare e parlare. Dovremo recuperare lo spirito battagliero avuto a Lecce e in altre partite. Prestazioni del genere fanno male al presidente, ai nostri tifosi e a noi stessi. Siamo umani e si può sbagliare, ma dagli errori ci si può rialzare e ripartire. Dobbiamo capire che bisogna correre per novanta minuti tutti insieme, mettendo a disposizione della squadra le qualità di ogni singolo calciatore. Probabilmente è un bene giocare tra tre giorni.

SocietàIl presidente ha parlato ai ragazzi, andiamo a ritiro per provare a superare questo momento difficile a livello di punti. Oggi non è stata una bella partita, dopo Lecce ci aspettavamo una gara diversa ma purtroppo è andata male. Bisogna stare uniti soprattutto in certi momenti, questo ci ha detto il presidente. Non è contento lui, non è contento nessuno e quando si perde in certi modi bisogna stare in silenzio e pensare alla prossima partita.

LapadulaNon abbiamo parlato di lui, abbiamo parlato della partita. Abbiamo fatto un passo indietro rispetto a Lecce e da questo dobbiamo ripartire. Su Lapadula ne ho parlato quando è nato tutto, il ragazzo ha comunicato la sua volontà e non vedo il motivo di tutto questo accanimento contro la squadra e l’allenatore. Nel calcio contano i risultati e nei momenti di difficoltà c’è bisogno di stare uniti, della gente e di chi vuole bene al Benevento.

FischiFacciamo questo di mestiere, dobbiamo essere pronti a prendere gli applausi e i fischi. Se il tifoso non è contento è giusto che fischi. Di certo non mi aspettavo gli applausi dopo una prestazione non bella. Dobbiamo solo ripartire e continuare a lavorare.

PreoccupazioneNon sono preoccupato, in me c’è rammarico mi aspettavo una gara diversa nell’atteggiamento, nella voglia di lottare, nella reazione dopo il gol preso. Ogni partita è difficile, non bisogna guardare quello che fanno gli altri ma guardare il percorso che stiamo facendo noi. 

Gol In questo momento ci manca la finalizzazione, noi creiamo e anche oggi potevamo fare gol. Nel calcio contano gli episodi, chi li sfrutta e chi non ci riesce. Dobbiamo essere bravi a reagire.