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Il Vescovo di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti, mons. Giuseppe Mazzafaro, ed il Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, hanno firmato oggi un Protocollo di intesa per la valorizzazione e promozione del patrimonio storico-artistico ed architettonico presente nel territorio della Diocesi. Con l’intesa si vogliono realizzare le sinergie utili a sostenere il progetto per il recupero fisico/funzionale e la valorizzazione del sito e del complesso monumentale costituito dalla Cattedrale (il Duomo), dai “Luoghi Alfonsiani”, dall’Episcopio e dal Seminario con l’annessa Chiesa di Maria SS. di Montevergine, nel centro storico di Sant’Agata de’ Goti. Come è scritto nel Protocollo, allo stato, la comunità locale della Diocesi è purtroppo colpita dai gravi fenomeni di decremento demografico determinato dalla diminuzione delle nascite e dalla emigrazione soprattutto delle giovani generazioni: l’intesa tra il Vescovo ed il Presidente, dunque, nel riconoscere che le straordinarie emergenze monumentali, artistiche e storiche presenti sul territorio diocesano possono costituire il volano di crescita e di sviluppo, punta a realizzare interventi adeguati di recupero e rilancio dei poli monumentali di Sant’Agata de’ Goti.

In “Saticula”, infatti, insistono diversi siti, monumenti e beni immobili di proprietà della Diocesi di interesse storico archeologico e religioso, risalenti ad epoche differenti, testimonianza di un passato glorioso e della antica civiltà. E’ interesse della Diocesi ripristinare la piena efficienza e fruibilità dei suddetti siti, monumenti ed immobili, avviando ogni utile iniziativa volta al recupero fisico e funzionale dei beni e luoghi interessati, nonché alla valorizzazione degli stessi e alla creazione di itinerari turistici religiosi e artistico-culturali che sappiano raccontarne la storia. Dal canto suo, la Provincia di Benevento, come ha sottolineato Lombardi, è impegnata, nei limiti delle sue competenze, a sostenere i percorsi del turismo religioso, che si fonda anche sulla straordinaria monumentalità. Diocesi
e Provincia dunque lavoreranno per a diffondere, secondo misure e modalità concordate, i risultati delle attività di ricerca e valorizzazione di tale patrimonio anche attraverso l’edizione di pubblicazioni scientifiche, l’organizzazione di conferenze, eventi culturali e convegni; e promuoveranno il recupero e conservazione dei beni di interesse archeologico, storico e religioso.