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di Alessandro Savoia

“E’ un campionato bellissimo, esaltante, competitivo. Non so se sia il più bello di sempre, ma sicuramente è il più bello ed affascinante degli ultimi anni”. Effettivamente non ha tutti i torti Ciro Mauro, allenatore navigato e sempre schietto nelle sue affermazioni, il quale, dall’alto della sua esperienza e in qualità di tecnico del S. Giorgio del Sannio, poiché, mai come quest’anno, il girone B del campionato di Seconda categoria è ricco di squadre organizzate, sia a livello societario che sotto l’aspetto puramente tecnico.

“Ci stiamo divertendo perché le partite, a prescindere dal valore dell’avversario che affronti, non sono mai scontate – dice Mauro -, e per venire a capo devi davvero sfoderare delle prestazioni super. Un girone così combattuto e livellato verso la parte alta della classifica ci voleva, anche per aumentare l’interesse dei tanti giovani che vi partecipano”. Infatti, non c’è una corazzata vera e propria in grado di ammazzare il campionato e la lotta ai playoff vede coinvolte ben sette squadre di formazioni.

“Secondo il mio punto di vista – continua Mauro -, le squadre più accreditate per tagliare il traguardo davanti a tutti erano e restano il Circello, che esprime un bel calcio, e il Rione Libertà che, partito in sordina, è venuto fuori alla distanza come giusto che fosse. A queste, strada facendo, si sono aggiunte il Tufara, che ha un organizzazione di gioco davvero interessante, e il Molinara, che con l’innesto di Santini e la riconferma dei vari Savu e Romano, hanno saputo creare le condizioni per tenere testa alle due favorite. Poi da contorno ci sono altre squadre come il San Leucio, il Pago Veiano, la Virtus Benevento, che annovera un mix perfetto di ‘vecchietti’ e giovani promesse allenati dal migliore tecnico di Benevento e provincia, quale Cesare Ventura, e il mio San Giorgio che battaglieranno per regalarsi un posto nella griglia dei playoff”.

Già, il San Giorgio che naviga a ridosso dei playoff (due punti di distanza con una partita in meno da recuperare a Castelfranco) e protagonista, suo malgrado, della vicenda legata al campo sportivo. “Non voglio fare nessuna polemica – dichiara Mauro -, ma è dura giocare sempre in trasferta per l’assenza di una struttura di gioco. Non conosco bene le dinamiche e non mi interessa saperlo, quello che so che la società, e noi tutti, sta facendo grossi sacrifici per andare avanti. Sono oltre venti anni che alleno e in qualsiasi posto in cui sono stato le amministrazioni comunale si facevano in quattro per mettere nelle condizioni i giovani del posto di poter a calcio. A San Giorgio, invece, dove militano solo ragazzi locali, tutto ciò sembra irrealizzabile. Proprio quest’anno che i vari Zampetti, Rale, Vernacchio, giocatori che potrebbero fare categorie superiori, hanno scelto la squadra del proprio paese per iniziare un nuovo percorso, siamo costretti ad allenarci e giocare le gare casalinghe a San Nicola Manfredi. Eppure la società è soltanto da ammirare e supportare, visto che è formata soltanto da quattro persone che io simpaticamente li definisco i ‘quattro moschettieri’, ossia il presidente Gianluca Boniello, il vice presidente Sabatino Genito, il segretario Paolo De Vizia e il dirigente Peppe Luongo, ai quali non va dimenticato l’appoggio, seppure da lontano, del presidente onorario dottor Mucci. Persone che fanno i salti mortali per tenere in vita il calcio in una comunità con oltre diecimila abitanti, ma che evidentemente non sono ben visti dall’attuale amministrazione che preferisce farci fare i ‘pendolari’ senza aver preso una decisione in merito all’utilizzo dell’impianto sportivo del posto. Tutto questo lo trovo semplicemente vergognoso, e in virtù di ciò, come squadra raddoppieremo gli sforzi per regalarci la soddisfazione di partecipare quanto meno ai playoff. E’ un obiettivo raggiungibile, anche se molto dipende da noi”.