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In data 15/06/2023 i militari del Ros dei Carabinieri – nelle province di Foggia, Napoli, Roma, Taranto e Benevento – nell’ambito dell’operazione ribattezzata ‘Quota’, avevano eseguito sei misure cautelari personali emesse dal GIP c\o il Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, nei confronti di sottufficiali, di un ufficiale dell’Aeronautica Militare e di un dipendente del Ministero della Pubblica Istruzione, ritenuti responsabili dei reati di corruzione, traffico di influenze illecite, falso e sostituzione di persona ed hanno contestualmente dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, per 523.500 euro nei confronti di due sottufficiali, ritenuti i principali indagati.

I destinatari delle misure sono i sottufficiali foggiani Aldo Caurio, di 48 anni e Gennaro Sorgente di 55 anni, due sottufficiali in servizio presso il 32° Stormo di Amendola, mentre sono stati disposti gli arresti domiciliari per il sottufficiale napoletano Arturo Salza, residente a Roma. Per un ufficiale ed un altro sottufficiale è stata disposta la sospensione per quattro mesi dai pubblici uffici, mentre un dipendente del ministero della Pubblica istruzione è sottoposto all’obbligo di dimora.

In data 19/06/2023 si è svolto l’interrogatorio di garanzia nel quale l’indagato Salza Arturo, attraverso la difesa assunta dall’Avv. Vincenzo Esposito del Foro di Nola, ha chiesto la sostituzione della misura evidenziando l’intervenuta assenza di esigenze cautelari. Medesima richiesta è stata avanzata anche dagli ulteriori indagati Caurio Aldo, Sorgente Gennaro, Mario Giovanni Taddeo, Massimo Mastore. Il GIP in accoglimento delle doglianze delle difese ha disposto i domiciliari ai marescialli dell’Aeronautica militare Aldo Caurio e Gennaro Sorgente, foggiani di 39 e 55 anni, in servizio all’aeroporto di Amendola. Revocati i domiciliari al loro collega Arturo Salza, 45 anni, napoletano residente a Roma, sostituiti con la sospensione per 4 mesi dai pubblici uffici; revocato l’obbligo di dimora imposto al beneventano Mario Giovanni Taddeo, 61 anni, sostituito con l’obbligo di firma giornaliero in caserma; ridotti da 4 a 2 i mesi di sospensione dai pubblici uffici dell’ufficiale dell’Aeronautica Massimo Mastore, barese, 54 anni, in servizio alla scuola volontari di Taranto; confermati i 4 mesi di sospensione di Raffaele D’Eramo, romano di 57 anni, luogotenente dell’Aeronautica effettivo al centro di selezione di Guidona Montecelio vicino Roma, che aveva rinunciato a rendere l’interrogatorio di garanzia; rigettata infine la richiesta dei pm di sospendere per 4 mesi un altro sottufficiale dell’Aeronautica militare, il foggiano Luigi D’Antuono di 26 anni.

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