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Benevento – Si è insediato questa mattina il nuovo Questore di Benevento, il dottor Luigi Bonagura. Cinquantasei anni, originario di Palma Campania, ha nel suo curriculum una lunga esperienza a Napoli come funzionario prima e dirigente poi della Digos fino ad arrivare al ruolo di Vicario della Questura partenopea. Da oggi una nuova sfida, la prima come Questore, a Benevento, una realtà completamente diversa da quella del capoluogo campano non avulsa comunque dalla presenza della criminalità organizzata colpita, duramente, negli ultimi mesi dalle operazioni congiunte della Squadra Mobile, tra cui l’arresto del presunto assassino di Cosimo Nizza (LEGGI QUI), e quello di Silvio Sparandeo, condannato in primo grado, per l’omicidio di Antonio Parrella (LEGGI QUI). E ancora: le operazioni per il contrasto al traffico di stupefacenti, le estorsioni (di pochi giorni fa l’ennesimo episodio di spari contro un’attività commerciale), l’usura, il racket delle viti, passando per la corruzione e il malaffare che trovano ancora terra fertile nel beneventano.

Non amo molto la scrivania perché ho un principio che mi accompagna nella vita ed è quello di interloquire e cercare il confronto con i miei collaboratori ma non solo. Sono felice di essere qui per diversi motivi: il primo è personale e riguarda il fatto che resto vicino alle mie tre figlie che vivono a Palma Campania e a mia moglie che come me lavora in Polizia nella vicina Campobasso. Il secondo è che Benevento mi sembra davvero una bella città”.

Bonagura, è infatti rimasto piacevolmente sorpreso dalla bellezza di Benevento: “Devo essere sincero, non conoscevo molto la città. Ho trovato un ambiente prosperoso e tranquillo; un città ordinata, pulita con scorci gradevoli che non pensavo di trovare. Inoltre seguo il calcio e sono tifoso del Napoli ma ho simpatia per il Benevento soprattutto dopo che ha acquistato Christian Maggio, esempio di professionalità per i giovani”.

Dopo la digressione calcistica il nuovo Questore illustra i punti fermi della sua attività lavorativa e le basi su cui si poggia la personale carriera professionale: “Ho trovato una squadra affiatata e questo è un bene. Credo molto nella collaborazione, nella condivisione. Il manganello è l’estrema ratio, sono sempre stato attento al dialogo con tutti anche quando mi sono ritrovato a Napoli ad operare in situazioni di ordine pubblico molto complicate. Sono due le frasi che ho fatto mie durante la mia crescita professionale: la prima è di un ex presidente degli Stati Uniti: Lyndon B. Johnson ‘Non imparo mai parlando’. Diciamo che sono un tipo piuttosto riflessivo e preferisco tacere quando non sono pienamente a conoscenza di qualcosa. La seconda frase a cui sono legato è quella di Aristotele: ‘La meraviglia è il principio della conoscenza’. Non dobbiamo smettere di meravigliarci nella vita ma avere sempre una pulsione positiva“.

Il Questore mette in evidenza anche le differenze con la realtà napoletana dove ha operato per più di 20 anni: “Rispetto a Napoli, Benevento è un’oasi tranquilla ma sono stato comunque informato dei pericoli relativi agli interessi della criminalità organizzata per questo territorio. Continueremo sulla strada già tracciata affinché ciò non avvenga”.

Un’isola apparentemente felice, dunque, in cui il nuovo Questore Bonagura dovrà mettere radici e farsi notare. Benevento, infatti, come possibile trampolino di lancio per una lunga e promettente carriera dirigenziale come lo è stato per il suo predecessore Giuseppe Bellassai, ora a Taranto, che ha ben figurato anche dinanzi alle telecamere e nei classici appuntamenti istituzionali. 

NEL VIDEO L’INTERVISTA AL QUESTORE LUIGI BONAGURA